“Pensioni, quel fondo fantasma dell’Inps”

Silvana Di Benedetto esperta previdenziale

A poche ore dall’approvazione definitiva della Finanziaria, alla Camera, la nostra esperta previdenziale Silvana Di Benedetto, interviene sulla vicenda delle pensioni: pasate, presenti e future che, come sempre, rappresenta un nodo fondamentale della manovra. Ma vediamo quali sono i consigli e i suggerimenti della Di Benedetto che parla anche di un fantomatico fondo dell’Inps mai istituito:

‘’Il Ministro Gualtieri ha detto che si possono approvare degli emendamenti lasciando il saldo della manovra invariato (lo posso fare anch’io anche se sono solo una cittadina Italiana e non un mio rappresentante al quale, con il voto, ho dato la delega a rappresentarmi?);

È stato anche detto che questa riforma, per soli tre anni, costerà più di 20 miliardi (7 miliardi per ogni anno) e che è “IN DEFICIT”;

Che si è deciso di favorire persone che possono ancora lavorare a danno delle generazioni future e che i giovani non avranno mai una pensione;

Che nel Ministero dell’economia sarebbero avanzati più fondi di quanto ci si aspettasse (chissà perché?)

Ritengo, invece, che:

– Non bisogna fare degli emendamenti ma utilizzare le risorse che sono state stanziate nel 2019 come se non fosse intervenuta la “Quota 100” e fossimo andati avanti con la normativa vigente; VOGLIO PRECISARE CHE LA NORMATIVA VIGENTE PRIMA DELLA RIFORMA giallo/verde NON CORRISPONDE ALLA RIFORMA FORNERO IN VIGORE DAL 2012 MA A QUELLA DELLA LEGGE DI STABILITA’ DEL 2015 (ART.1 – COMMA 707 – Legge 190/2014 che prevede un doppio calcolo pre-Fornero/Fornero corrispondendo ai malcapitati la pensione di importo più basso;

– La “Legge Fornero”, nel suo impianto generale, non deve essere cambiata ma deve restare come una struttura di base da utilizzare anche per gli anni a venire (cioè lo stesso stanziamento di risorse necessarie come se la Quota 100 non fosse mai esistita;

– Esistono, dunque, circa 7 miliardi – IN DEFICIT – per la quota 100, già previsti in Legge di Bilancio, che al momento non voglio emendare, perché alla fine vorrei venissero utilizzati per fare altre cose;

I soggetti che hanno deciso di aderire alla quota 100, perché gli è stata data la possibilità di farlo, hanno recuperato la libertà di scegliere se andare o meno in pensione per le motivazioni più disparate (familiare disabile, figli che vivono lontani e hanno bisogno di aiuto o semplicemente godersi la meritata pensione) senza dover diventare dei relitti per farlo. Gli stessi, però, sono anche penalizzati perché percepiranno una pensione di importo inferiore per tutta la vita e perché dovranno aspettare più anni per percepire il TFR;

È ingiusto farli sentire colpevoli perché sarebbe colpa loro se i giovani non trovano lavoro e non avranno mai una pensione

Al Ministero dell’Economia ci sono rimasti più soldi di quanto era stato preventivato, di certo non perché ci sono stati dei risparmi dovuti a una gestione oculata dei fondi ma perché tutte le somme già stanziate, nella Legge di Stabilità 2019, e che sarebbero state utilizzate per pagare gli stipendi e tutti gli accessori ai dipendenti che hanno scelto di aderire alla quota 100 non sono state utilizzate in quanto questi ultimi sono diventati pensionati e, pertanto, a carico dell’INPS;

EFFETTI POSITIVI

Permettere a coloro che lo desiderano di andare in pensione con almeno 38 anni di servizio e 62 di età vuol dire:

–  libertà di scelta di andare o meno in pensione a dipendenti che, negli ultimi 10 anni, sono stati costretti a sobbarcarsi anche il lavoro dei colleghi che sono andati in pensione, a causa del blocco del Turn over;

L’età media dei dipendenti nel Pubblico Impiego supera i 50 anni e molti non hanno un buon rapporto con le procedure informatizzate e le nuove tecnologie;

Tutti gli stipendi che avrebbero percepito coloro che hanno aderito alla “Quota 100”, o decideranno di farlo negli anni futuri, dalla data del pensionamento a quella in cui avrebbero avuto il diritto di farlo con i requisiti della Legge Fornero, dovranno confluire in un Fondo per l’occupazione giovanile. Praticamente un Fondo che si alimenta continuamente, che utilizza le stesse somme che sarebbero occorse se la “quota100” non fosse mai esistita. La mia idea è di rispolverare la legge 285/77, rivederla e aggiornarla ai nostri giorni, senza concorsi preventivi ma con esami successivi sul lavoro che effettivamente si svolge. Tassazione degli stipendi con un’aliquota fissa e contribuzione previdenziale in INPS o in Fondi da creare. Iniziare tutti con livelli bassi perché per ogni lavoro la cosa più importane è la formazione e poi fare carriera per merito e non per “simpatie” o “raccomandazioni”. Non c’è niente di peggio, nella Pubblica Amministrazione, che avere dei responsabili incompetenti, che ne sanno meno di te ma vogliono importi di lavorare come dicono loro;

Nuova linfa negli Uffici Pubblici per riuscire finalmente ad abbattere la burocrazia o almeno a snellirla, con benefici per i Cittadini e per le Aziende;

Lavoratori dipendenti, che dopo la batosta avuta alla fine del 2011, con l’aumento fino a 7 anni in più di lavoro dovuti alla Legge Fornero, possono tornare a fare progetti di vita;

Diminuzione della disoccupazione giovanile continua e costante e non ripercussioni sui giovani come è stato detto da quasi tutte le forze politiche e dai giornalisti/economisti (per fare un esempio: da Renzi a Friedman), capovolgendo completamente i fatti.Tutto questo può avvenire rispettando quanto richiesto dal Ministro Gualtieri nel senso di variazioni che non incidono sul costo complessivo della manovra e non ne sconvolgono l’impianto.  E non solo: riguarda solo la “vituperata” Quota 100 che, alla luce di quanto esposto:                              

– NON COSTA NULLA;                                                                                                                                             – C’E UN RISPARMIO DI SOMME  CONSISTENTI, IN QUANTO TUTTI GLI STIPENDI CHE SAREBBERO STATI CORRISPOSTI AI NEO PENSIONATI SE NON CI FOSSE STATA LA RIFORMA  PREDETTA ANDRANNO A COSTITUIRE IL FONDO PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE NEL PUBBLICO IMPIEGO CHE SI AUTOALIMENTA PER SEMPRE (o fino a nuova riforma);

-Oltre agli stipendi annui Lordi (quindi comprensivi di Contributi e Irfef) , nel Fondo per l’occupazione giovanile dovranno confluire tutte le somme per incentivi, buoni pasto, ecc.

A coloro che dipingono tutti i lavoratori dipendenti come “parassiti, lavativi, furbetti del cartellino e altri epiteti dispregiativi” voglio dire che le categorie predette fanno più danni ai lavoratori dipendenti onesti che vengono considerati allo stesso modo e che, se ci fosse una Dirigenza degna di questo nome, non permetterebbe loro questi comportamenti.

Ho parlato solo di una delle Casse Previdenziali della Gestione Pubblica (EX INPDAP) e cioè la CASSA STATO. Ci sono altre 4 Casse previdenziali e precisamente la Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali (CPDEL) che comprende tutti i lavoratori degli ENTI LOCALI (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, ecc.), la Cassa Pensione Sanitari (CPS), Cassa Pensioni Insegnanti (CPI) e Cassa Pensioni Ufficiali Giudiziari (CPUG). Il discorso relativo alla Cassa Stato vale anche per queste altre Casse.

Pensate solo a quanti posti di lavoro possono generare …… senza impegni finanziari ulteriori.

Ho menzionato, precedentemente, la Legge di Stabilità del 2015 – la 190/2014 – la quale prevede un “doppio calcolo” che si applica a tutte le pensioni liquidate o da liquidare, a decorrere dal 2/1//2012 (decorrenza della Fornero) , che fossero in possesso di un’anzianità contributiva PARI O SUPERIORE A 18 ANNI AL 31/12/1995 E CON CONTRIBUZIONE SUCCESSIVA AL 31/12/2011. Per tali pensioni, il comma 707 della legge 190/2014 ha disposto che venga effettuato dalla decorrenza originaria UN SECONDO CALCOLO INTERAMENTE “RETRIBUTIVO OLTRE A QUELLO PREVISTO DALL’ART. 24, COMMA 2 DELLA LEGGE 214/2011 (Legge Fornero) e che, a decorrere dal 1/1/2015, venga posto in pagamento l’importo “MENO FAVOREVOLE” dei due (la Fornero aveva abolito proprio il calcolo “retributivo” perché colpevole di tutti i mali).

In parole povere: questi soggetti devono lavorare fino al raggiungimento dei requisiti della Fornero ma percepire una pensione inferiore, CALCOLATA CON IL SISTEMA RERIBUTIVO: Mi chiedo perché questi soggetti devono lavorare più anni e poi avere una pensione inferiore.

Non meno importante è il comma 709 della stessa legge di stabilità 2015 che prevedeva l’istituzione di un APPOSITO FONDO PRESSO L’INPS nel quale dovevano affluire le “ECONOMIE” del predetto comma 707. E’ stato istituito? NESSUNO NE PARLA.

Mi viene un dubbio ……… vuoi vedere che in tutta Italia queste cose le conosco solo io !!!!!!!!!!!!!!

Non importa. Lo chiederemo al Presidente dell’INPS.

(GLI CHIEDEREMO ANCHE DI SEPARARE LA PREVIDENZA DALL’ASSISTENZA – IMPORTANTISSIMO)

Questo FONDO, nel quale sono confluite e continuano ad affluire mensilmente tutte le somme scaturite da questo doppio calcolo chiedo di utilizzarlo per finanziare le STARTUP che proporranno progetti innovativi e utili sia alle persone che all’ambiente.

Ho seguito su WWWorkers un sacco di progetti dei lavoratori della rete che hanno proprio un FONDO per l’INNOVAZIONE.

Sono venuta a conoscenza che in Piemonte è già operativa una STARTAP che ricicla contenitori Tetra Pak e Brik utilizzati per latte, vino, succhi di frutta, ecc. ed è già operativa. Lavora anche per l’estero.

Ricordo di aver visto, non recentemente, nella rubrica “Occhio al futuro” di Striscia la notizia, una STARTAP di un giovane che aveva iniziato a lavorare sui rifiuti e dopo questa lavorazione innovativa i residui erano veramente inconsistenti.

Potremmo finanziare una o più STARTUP che si occupino del riciclo della plastica.

Tutte queste ultime cose che ho elencato sono tutte a favore dell’ambiente senza bisogno di inventarsi nuove tasse.

E ……. dopo aver sentito critiche plurigiornaliere sui 7 miliardi (o 20 miliardi nel triennio) che a causa della “Quota Cento” gravavano sulla Legge di Stabilità non permettendo di utilizzare tali somme per cose più utili e importanti e ……………… che si preparano a presentare tantissimi emendamenti per cercare di smontare questa riforma, mi auguro che almeno su questo argomento abbiano la decenza di tacere.

Ritengo che la parola “ignorante” sia la meno offensiva che si possa rivolgere a qualcuno perché “ignorare” vuol dire solo che non si conosce qualcosa. Tutti siamo “ignoranti”. Onnisciente è solo UNO, almeno per me, e nessuno lo può eguagliare.

Se, invece, non è così e si vuole cercare di non far capire quali sono le effettive coperture per le riforme presenti nella Legge di stabilità 2020 la cosa è molto grave ed è per questo motivo che chiedo nuovamente al Governo e al Parlamento, quale cittadina Italiana, di conoscere in modo chiaro ed esaustivo provvedimenti e coperture della predetta Legge.

Dimenticavo una delle cose più importanti e cioè come utilizzare i 7 miliardi di quest’anno e anche quelli del 2020:

Chiedo, e spero lo farete, di stanziarli nel seguente modo:

3 miliardi: per la ricerca delle malattie rare coinvolgendo degli ospedali importanti quali il Gaslini (Dr.ssa Di Rocco), Il Bambin Gesù (Prof. Locatelli) e il San Raffaele per Telethon (Dr. Naldini e Dr.  Genovese per Editing del Genoma). Fanelli Mirco e Amatori Stefano  per le malattie oncologiche, due quasi cinquantenni ancora non di ruolo. Lavorando insieme e chiedendo al altri ricercatori italiani o all’estero di collaborare perché chi è malato non può aspettare a lungo affinchè si trovi la medicina che lo salvi.

€ ………… telecamere per asili nido, scuole per l’infanzia e case di riposo;

€ 100 milioni per completare il “MOSE”

€ …………Strutture scolastiche e luoghi di aggregazione per le periferie più degradate, con servizi essenziali (Poste,  Supermercati, ripristino verde pubblico e posto di Polizia;

….. miliardi per la riconversione dell’ILVA  che dovremmo togliere a gli Ecsilor Mittal facendogli pagare una grossa penale per i danni che hanno causato alla fabbrica e anche in quella regione per non aver iniziato ancora nessuna bonifica (soldi che dovranno servire alla riqualificazione sia della fabbrica che dei luoghi. Qualcuno potrebbe obbiettare che poi non si venderebbe l’acciaio. Ho un’idea risolutiva anche per questo ma ne parlerò successivamente se ne avrò l’occasione’’.