Giornata convulsa quella di ieri per il centrosinistra. Partita nella serata di martedì quando il Pd avrebbe fornito una rosa di nomi a Molise 2.0. Intermediario dell’operazione il dottor Angelo Di Stefano che è stato intravisto aggirarsi a via Genova nella mattinata di ieri. In Giunta per riferire, probabilmente, al governatore la risposta di Roberto Ruta.
Subito dopo il breve incontro tra i due Frattura ha convocato i suoi fedelissimi. E questa volta a via Genova c’era tutta la sua maggioranza: presenti Ioffredi, Parpiglia, Di Pietro, Facciolla, Nagni, oltre al segretario del Pd Micaela Fanelli. Il summit è iniziato ad ora di pranzo ed è proseguito per tutto il pomeriggio. Tra i nomi che componevano la prima lista Antonio Battista, sindaco del capoluogo e presidente della provincia di Campobasso, Lorenzo Coia, presidente della provincia di Isernia, Angelo Sbrocca, sindaco di Termoli.
A metà pomeriggio gli animi si sono surriscaldati e a questo punto sarebbe giunto il nuovo passo indietro del governatore Frattura. Arrivato dopo il pressing, effettuato anche da alcuni suoi fedelissimi, per giungere ad un accordo con Ruta e soci. Con l’indicazione del Pd romano. Il primo nome è arrivato proprio da Molise 2.0 che ha proposto Laura Venittelli, ma sull’ex parlamentare non c’è stata condivisione. Il Pd ha quindi lanciato Carlo Veneziale e su questo nome le trattative sono andate per le lunghe, prima che il partito lanciasse un ultimatum. Fissato per le 20.30 di ieri sera. Ma a questo punto la trattativa si è arenata, nonostante la mediazione di Matteo Ricci del Pd nazionale. Alle 22 le carte si sono nuovamente mischiate. Oggi sarà messa la parola fine sulla vicenda. O con l’investitura di Carlo Veneziale e un centrosinistra unito oppure con la rottura. E in questo caso la coalizione proseguirà con Paolo Frattura.