Patto per la Salute, soddisfatto l’onorevole Federico

Il deputato del M5S: «In Molise il vero problema sono i milioni anticipati per i pazienti di fuori regione»

CAMPOBASSO. «L’intesa Governo e Regioni sul Patto della Salute sottoscritto oggi è una buona notizia ed è un punto di ripartenza importante per la tutela del nostro sistema sanitario nazionale». Lo ha detto il deputato molisano del M5S, Antonio Federico, dopo l’accordo raggiunto tra l’esecutivo Conte e i governatori. «Il Patto prevede importanti passi avanti, ad esempio, in tema di personale – ha proseguito – dando il via libera all’ammissione ai concorsi degli specializzandi iscritti al terzo anno e prorogando a fine 2022 la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato per gli specializzandi collocati nelle graduatorie concorsuali. Il Patto inoltre incrementa le risorse per l’edilizia sanitaria, riorganizza l’assistenza territoriale potenziando l’assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale e valorizzando l’assistenza infermieristica di famiglia/comunità. Inoltre è confermata la volontà di aggiornare il Decreto Balduzzi in base alle carenze specifiche dei territori più in difficoltà. Del resto già le scorse versioni del Patto prevedevano espressamente il superamento delle soluzioni regionali che possono evidenziare specifiche carenze nella erogazione dei Lea».

Su questo tema, «se penso al Molise – ha sottolineato Federico – dico che bisogna essere chiari e sinceri: il Balduzzi dà indicazioni sui parametri da rispettare, ma di fatto il Molise è già in deroga del decreto. Perché a creare i veri problemi è altro: è l’extrabudget assegnato ai privati, sono i milioni di euro anticipati dalla Regione per i pazienti di fuori regione che usufruiscono delle strutture private sul nostro territorio, è il fatto che mancano medici perché i concorsi vanno deserti oppure perché mancano le commissioni di valutazione. Il Patto, poi, conferma anche il percorso di rivisitazione, entro sei mesi, del sistema dei commissariamenti che dovrebbe portare ai “Commissari per obiettivo”, cioè indicati per risolvere specifiche criticità. Quindi sono soddisfatto che sia stata confermata l’impostazione della separazione tra politica e sanità. E sono soddisfatto che anche il presidente della Regione Molise abbia fatto l’unica cosa che doveva fare: votare favorevolmente il Patto della Salute che, tra le altre cose – ha concluso Federico – sblocca 3,5 miliardi di fondi aggiuntivi alle regioni per il biennio 2019-2021».