A pochi giorni dalla scorsa segnalazione per la presenza di un solo medico nel reparto di neonatologia del Cardarelli di Campobasso, è arrivata una nuova chiamata alla nostra redazione. “Ho portato il mio bambino, di appena 10 giorni, in ospedale per il controllo. Siamo entrati in reparto poco prima delle 10 e siamo usciti dopo le 13” – le parole di una giovane mamma che ha voluto raccontare la sua storia al nostro giornale. “Ho partorito dieci giorni fa e già in quell’occasione ho avuto i primi problemi. Sono stata ricoverata govedì 5 luglio ma il mio bimbo è nato solo venerdì 6. In sala parto, con me, – continua la signora – c’era solo l’ostetrica. Verso la fine ha chiamato in reparto per chiedere di far scendere il medico ma è arrivata solo un’infermiera che ha aiutato l’ostetrica. Il medico, invece, è giunto in sala parto quando il bambino era già venuto alla luce, solo per le operazioni finali” – racconta la donna. Una storia già raccontata e confermata anche dalla stessa Asrem, da tempo alle prese con una riduzione di personale e con concorsi che vanno deserti. “La carenza di medici specialisti in Pediatria, – dicono dall’Asrem – anche a livello nazionale, condiziona gravemente la disponibilità ad accettare incarichi a qualsiasi titolo anche nel Molise, non consentendo né di ricoprire per intero il fabbisogno mediante le procedure concorsuali, né di poter usufruire delle graduatorie delle regioni limitrofe”.
“Parlando con le altre mamme – dice ancora la signora – abbiamo riscontrato che, da un po’ di tempo, si cerca di incentivare il parto naturale, evitando il cesareo, forse – ipotizza la mamma al telefono – perché l’ostetrica può lavorare quasi per tutto l’intervento da sola ed il medico arriva solo alla fine, come è successo a me. La mia disavventura – dice la signora – è continuata anche con un’infezione che ha colpito il mio bambino appena nato. Forse per colpa dello sforzo del parto, il piccolo è nato con l’ittero e con PCR alta (proteina C reattiva), ha dovuto quindi prendere l’antibiotico e siamo dovuti rimanere ricoverati in ospedale per dieci giorni. Ed ora che siamo tornati al Cardarelli, per il controllo, c’era una fila interminabile di mamme, arrivate anche da fuori regione, con i loro bambini in attesa del neonatologo che, a sua volta, era alle prese sia con noi per le visite che con il reparto e la sala parto, soprattutto per le urgenze” – ha concluso la signora. Una situazione che va avanti da qualche tempo a causa del poco personale in servizio, soprattutto per quanto rigarda i neonatologi e i pediatri. Ma che si spera poter risolvere il prima possibile. L’Asrem ha comunicato, infatti, che a breve pubblicherà un altro bando di concorso per le posizioni previste dalla programmazione e che, ad oggi, non è stato possibile ricoprire con le procedure già effettuate.