Ospedale di Isernia e Pos, Castrataro va da Iacovino e ricorre al Tar Molise

Come a Termoli, anche a Isernia Piero Castrataro decide di ricorrere al Tar Molise contro il Pos Molise che taglia i servizi dell’ospedale cittadino a spese proprie, ovvero contribuiranno a pagare l’avvocato e le spese legali di tasca loro, sindaco ed assessori. Se altri consiglieri comunali vorranno contribuire potranno integrare un fondo cassa specifico. Si tratta di uno dei primissimi provvedimenti adottati dalla giunta Castrataro. Per l’esecutivo, “il provvedimento è stato adottato in assenza di forme di previa informazione e consultazione con gli enti locali e la popolazione, determinando una situazione di grave allarme sociale per la potenziale contrazione di servizi sociosanitari essenziali. Il provvedimento, pertanto, qualora non venisse sospeso e poi annullato oltre ad essere evidentemente illegittimo, per il mancato coinvolgimento delle collettività nella fase di adozione, rappresenta un vero e proprio nocumento per l’intera sanità molisana in quanto, qualora l’atto non dovesse essere sospeso, andrebbe a ledere gravemente i livelli essenziali di assistenza. Pertanto la Giunta comunale di Isernia ha deliberato di autorizzare il sindaco a promuovere ogni impugnazione utile e necessaria “avverso la Regione Molise, con la quale veniva adottato il Programma Operativo per gli anni 2019-2021 a salvaguardia degli obiettivi strategici della Regione Molise nel rientro dal disavanzo del settore sanitario, a firma del Commissario ad acta Donato Toma, con allegato il Programma Operativo 2019-2021”. L’ente sarà rappresentato dagli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Giuseppe Fabbiano.