Ospedale, anche le ambulanze finiscono in “coma”

Sono ormai vecchie e provate anche dal punto di vista meccanico, essendo ormai datate e con centinaia di migliaia di chilometri

FRANCESCO BOTTONE

AGNONE

Due ambulanze su tre non sono a norma e dunque vanno fermate. Succede, neanche a dirlo, al “Caracciolo” di Agnone, quel casermone all’imbocco della cittadina che una volta ospitava un ospedale di frontiera. Oggi rimane qualche brandello di sanità, un laboratorio analisi e il reparto di Medicina ridimensionato a poche decine di letti disponibili.

L’ultimo problema, in ordine di tempo, è quello legato alla revisione delle apparecchiature mediche in dotazione alle ambulanze in servizio presso quel che resta dell’ospedale di Agnone. Pare infatti che ben due dei tre mezzi a disposizione siano stati bloccati dall’azienda sanitaria perché non avrebbero superato la verifica degli impianti di ossigeno in dotazione al loro interno. È quanto trapela dalla struttura sanitaria. «Il test sui tre mezzi è stato effettuato agli inizi della settimana scorsa – ci riferisce una fonte confidenziale molto bene informata – quando in alto Molise sono giunti alcuni tecnici provenienti da Campobasso». Tra l’altro le due ambulanze in questione sono ormai vecchie e provate anche dal punto di vista meramente meccanico, essendo ormai datate e con centinaia di migliaia di chilometri sul groppone.

Con un Pronto soccorso ridotto al lumicino in sostanza quelle ambulanze vengono utilizzate per trasferire i pazienti presso gli ospedali “veri”, quelli di Isernia e di Campobasso. E pare che neanche le dotazioni interne al vano guida siano al top della condizione. Un esempio su tutti il riscaldamento: pare infatti che nelle scorse settimane, durante il maltempo, l’autista e il personale a bordo siano stati costretti a viaggiare con giacche, guanti e cappelli come se stessero fuori in mezzo alla tormenta. Una situazione paradossale che non è altro che lo specchio dell’interesse mostrato dalla classe politica locale, provinciale e regionale nei confronti dell’ospedale. Ah, da una indiscrezione dell’ultima ora pare che il consigliere regionale Vittorino Facciolla, impegnato nella campagna elettorale per le primarie del Pd, sarà giovedì pomeriggio ad Agnone. In quell’occasione pare che lo stesso esponente politico del Pd voglia fare qualche rivelazione in merito alla mancata firma degli ormai famigerati accordi di confine, quelli già pronti nero su bianco, stilati a quattro mani insieme all’Abruzzo, e andati a farsi benedire. Quegli accordi prevedevano una forte sinergia tra l’Asrem molisana e la Asl abruzzese e dal vicino Abruzzo sarebbero arrivati i classici uomini e mezzi, tradotto medici e apparecchiature diagnostiche, per salvare almeno qualche reparto dell’ospedale “Caracciolo”.