Organici e risorse per i lavoratori pubblici e della sanità, presidio sindacati a Campobasso

I rappresentanti di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, che si sono dati appuntamento in piazza Pepe, chiedono un piano di assunzioni straordinario e un intervento sulle buste paga

di Antonio Di Monaco

“Siamo passati da eroi, ma la pandemia ha evidenziato che senza una buona sanità pubblica, che ha retto grazie all’abnegazione del personale medico e amministrativo, il Paese rischia di trovarsi in difficoltà”. Si riassumono così le motivazioni del presidio che si è tenuto davanti alla Prefettura di Campobasso, e in tante piazze italiane, del personale del comparto sanità e delle funzioni locali rappresentati dai segretari dei sindacati Fp Cgil, Antonio Amantini, della Fp Cisl, Anna Valvona e dalla Uil Fpl, Tecla Boccardo, i quali hanno chiesto al Prefetto, Francesco Antonio Cappetta, di essere ricevuti.

Accorata anche la richiesta di intervenire su molte voci della busta paga, alcune ferme da 10 anni, sulla valorizzazione delle professionalità e la contrattazione integrativa, nonché un piano di assunzioni straordinario al fine di tutelare i diritti dei lavoratori pubblici, della sanità e degli enti locali che hanno diritto a un rinnovo contrattuale, scaduto nel 2018, e che chiedono risorse adeguate per rideterminare le indennità facendo leva sul patto, stipulato a marzo con il governo, per il lavoro pubblico.

C’è però anche l’effetto paradosso con i tanti soldi in arrivo dal Pnrr per le future infrastrutture, anche sanitarie soprattutto territoriali, ma non ci sono le risorse per garantire i servizi sanitari già presenti e per stabilizzare i tantissimi precari, tra tempi determinati, interinali e cooperative, che oggi ci sono nel sistema pubblico della sanità e degli enti locali.