Omicidi di Stato, inquietanti verità nel libro di Agostino Rocco

Dalla narrativa al romanzo-verità sulle più oscure morti d’Italia, dal dopoguerra ad oggi. L’ultima pubblicazione del giornalista-scrittore isernino, Agostino Rocco, è un’inchiesta sottoforma di romanzo (troppo pericoloso e audace un report ufficiale), scritta comunque con coraggio, spulciando documenti, sentenze, quotidiani e soprattutto veline ministeriali, per portare a galla una realtà estremamente inquietante (Il Mattino). Perché oggi la politica italiana appare sempre più sinonimo di corruzione e collusione col crimine organizzato, ma, nella storia della Repubblica, ci sono stati delitti dove la politica e lo Stato, attraverso i servizi segreti e i suoi apparati, hanno avuto un ruolo da protagonisti.
Quasi tutti senza assassini, perché i responsabili non sono mai stati individuati, oppure i mandanti sono restati nell’ombra.
Quello scritto dal giornalista Rocco, già autore di numerosi romanzi pubblicati a livello nazionale, è il racconto dei principali sanguinosi misteri italiani, nei quali la politica si è intrecciata con l’assassinio: dal caso Montesi, all’uccisione di Mattei, Moro, Pecorelli ecc, alla morte di papa Luciani.
Celebri casi rimasti insoluti, omicidi o decessi sospetti, per i quali non è stato individuato alcun responsabile. Il romanzo viene descritto anche “opera di fantasia”, ma basata su importanti avvenimenti storici realmente accaduti. L’autore ha narrato le vicende attingendo a documenti e fonti ufficiali e ufficiose, narrate secondo una interpretazione personale.
Per molti personaggi realmente esistiti sono stati usati nomi fittizi, per tutela della privacy e delle vicende vissute in oltre settant’anni di massacri, un viaggio nell’indicibile storia criminale italiana che demistifica la narrazione di una mafia di coppole, lupara e pizzini, che non è stata sconfitta dallo Stato ma dalla forza della legge. Le dimensioni e il livello delle protezioni politiche e delle coperture investigative che hanno segnato gli anni delle stragi e della lotta alla mafia rappresentano una componente strutturale della nostra storia .
Il libro è certamente un romanzo di forte denuncia delle morti di Stato della Prima Repubblica ed ognuno ne tragga le sue conclusioni.