Obbligo di mascherina, tampone e stadi chiusi: ecco il nuovo Dpcm

Obbligo di mascherina al chiuso e all’aperto se non può essere garantita la distanza di sicurezza di un metro tra le persone. Obbligo di sottoporsi a tampone per chi torna dai 16 Paesi “a rischio” e la capienza per i mezzi pubblici che è stata aumentata all’80%. Sono questi i contenuti del nuovo Dpcm che è stato firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte e che entrerà in vigore da domani, lunedì 7 settembre. Si tratta del nuovo decreto del Presidente del Consiglio per limitare i contagi e ricalca, di fatto, quello che era stato emanato in vista del Ferragosto e non prevede alcun tipo di allentamento per il pubblico degli eventi sportivi. Gli stadi, quindi, resteranno vuoti anche perché «negli stadi gli assembramenti sono inevitabili. Possiamo affrontare con fiducia l’autunno – ha affermato Conte in una dichiarazione riportata da Repubblica.it – non saremo più nelle condizioni di disporre un lockdown generalizzato, se le cose andranno male potremo intervenire con misure molto circoscritte sul piano territoriale». Il nuovo decreto, quindi, conferma la disposizione riguardo l’uso delle mascherine all’aperto se non si riesce a mantenere la distanza interpersonale e al chiuso, così come il tampone per chi nei 14 giorni precedenti è stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta: si potrà entrare in Italia solo con un test negativo che abbia meno di 72 ore. Altrimenti bisognerà fare un test entro in aeroporto entro 48 ore dall’arrivo. La terza possibilità è andarlo a fare alla Asl o nei drive-in disponibili nei territori fermo restando fino a quel momento l’isolamento fiduciario.