Nuova morte in corsia: diabetica chiede il ricovero, ma non ci sono posti letto e muore
Nuova morte ‘bianca’ al Pronto soccorso del Veneziale. Morte ‘bianca’ perchè, come sempre, non è colpa di nessuno, ma solo della tragica carenza di posti letto, personale e risorse con cui deve fare i conti la sanità pubblica molisana. È la seconda volta che succede, questa volta, però, sono intervenuti i carabinieri, chiamati dai parenti della vittima. La storia è drammatica. L’altro giorno arriva al Pronto soccorso una donna 77enne accompagnata dal marito. È diabetica e non sta un gran che bene. Ha bisogno di un ricovero e di cure urgenti. La situazione del reparto è già critica, ci sono decine di pazienti in attesa e le forze sono quelle che sono. Comunque, il personale del pronto soccorso fa tutto il possibile, presta i primi soccorsi e si mette alla ricerca di un posto letto che, purtroppo, non c’è. Le corsie sono tutte piene e la donna deve restare lì al Pronto soccorso, su un lettino, in attesa che venga fuori il posto in un reparto dove ricoverarla. Le sue condizioni, già gravi, precipitano rapidamente, i sanitari fanno tutto il possibile, ma la donna muore. I parenti non ci stanno, protestano e chiamano i carabinieri che verbalizzano tutto. Era già successo, giusto un anno fa. Nel gennaio 2016, stesso posto, stessa storia. Una donna di 61 anni, dopo aver passato quattro giorni al Pronto soccorso in attesa che venisse fuori un posto letto nei reparti, era morta.
Lucio Pastore, ex primario facente funzioni del Pronto soccorso, si sfoga su Facebook, postando queste parole “Inferno Pronto Soccorso! Si chiudono ospedali, si riducono mezzi e personale, aumenta il flusso dei pazienti nei pronto soccorsi ed, in assenza di posti letto ed altre alternative, si crea l’inferno per degenti ed operatori. Ecco cosa porta questa politica che vuole privatizzare il sistema. Ma l’assurdo di tutto questo è che l’utenza vede negli operatori i colpevoli dei disservizi. Il grado di degenerazione del sistema sta raggiungendo un punto di non ritorno. Attenti tutti che il sistema sta per scoppiare”.