Nordic Walking, una camminata per la mente ed il corpo

All'Università del Molise si stanno studiando gli effetti su un gruppo di malati di Alzheimer

REDAZIONE CAMPOBASSO
MARCELLA TAMBURELLO

Un’attività divertente, poco costosa, facile e che si pratica all’aria aperta. È il Nordic Walking, camminata nordica, meglio conosciuta come “camminata con i bastoncini”. Una disciplina nata negli anni ‘60 ma che, solo nel 1997, diventa un movimento di fitness fine a se stesso e sviluppato a livello mondiale. In Italia, il concetto moderno del Nordic Walking arriva nel 2003 e nel 2008 nasce la Scuola Italiana Nordic Walking. In Molise, la disciplina ha fatto il suo esordio nel 2010 attraverso un gruppo di amanti della camminata con i bastoncini, con a capo Amerigo Di Giulio. Da 8 anni, gli associati molisani del Nordic Walking si incontrano due volte a settimana per «le sedute di palestra a cielo aperto» le parole di Nicola Aurisano, coordinatore del gruppo Nordic Walking di Campobasso. «Ho iniziato ad esercitare questa disciplina 8 anni fa per tenere sotto controllo il mio diabete e mi sono trovato molto bene. Oggi ne ho fatto uno stile di vita» ha detto ancora Nicola spiegandoci i benefici della camminata con i bastocini. Il Nordic Walking, difatti, migliora la postura, rinforza i muscoli delle braccia e spalle, tonifica glutei ed addominali. E con l’utilizzo dei bastoncini aumenta il dispendio energetico. Il risultato non è solo un miglioramento fisico ma anche dell’umore, grazia al movimento nella natura ed al rilassamento in generale. «Il sabato o la domenica, dipende anche dal tempo, usciamo per le nostre escursioni. Il Molise – dice ancora il coordinatore Aurisano – si presta molto bene a questa attività. – Abbiamo tantissimi percorsi naturali e scegliamo sempre sentieri diversi. Montevairano, le Quercigliole, tra Ripalimosani e Santo Stefano, Santa Maria della Strada e Matrice. L’ecoterapia aiuta tutti a stare meglio». Il Nordic Walking, infatti, è un’attività adatta a tutti e a tutte le età. Da alcuni anni, all’Università del Molise si stanno studiando gli effetti della disciplina sui malati di Alzheimer. Il progetto, denominato EPD (Esercizio per la Prevenzione della Demenza), è curato dal neurologo Alfonso Di Costanzo, direttore del Centro di Ricerca e Formazione in Medicina dell’Invecchiamento. Lo studio è condotto su 10 malati, donne e uomini, affetti da Alzheimer. I ricercatori sostengono che non esistono, ancora, cure per questa malattia e per le altre demenze in generale, è quindi importante, per lo meno, modificare il proprio stile di vita per cercare di contrastare la demenza. L’esercizio fisico è fondamentale per aiutare i malati. «Attraverso il progetto EPD, i 10 malati di Alzheimer, si incontrano 2 volte a settimana, il martedì ed il giovedì, nella palestra del Cus, per fare diversi esercizi con risultati veramente positivi. Abbiamo notato che non c’è stato nessun peggioramento ma solo miglioramenti» ha sottolineato Nicola Aurisano. «Per questo, con il professor Di Costanzo, abbiamo deciso di intensificare l’attività fisica di questi malati incontrandoci anche il sabato mattina» ha detto ancora Aurisano. «Chiunque volesse entrare a far parte dell’associazione è il benvenuto e può trovare tutte le informazioni alla segreteria della palestra dell’Università, a Campobasso, in viale Manzoni, o chiamando il numero 0874/404981» ha concluso Nicola Aurisano.