«Noi vogliamo un piano in cui il San Timoteo torni ad essere ospedale»
Non demorde il comitato San Timoteo presieduto da Nicola Felice che questa mattina, 27 luglio, in conferenza stampa ha voluto tenere alta l’attenzione sulle criticità del servizio sanitario regionale, oltre a quelle in aggiunta per l’emergenza Covid19, in particolare nell’Ospedale San Timoteo di Termoli, in primis per la carenza di personale sanitario, con conseguente riduzione dei servizi ai cittadini e rischio di chiusura di interi reparti importanti per l’unico presidio ospedaliero a servizio della popolazione del basso Molise. «Noi l’attenzione la stiamo ponendo sul nuovo Pos 2019/2021. Questo è un momento cruciale. Adesso non c’è neanche più l’intoppo del Balduzzi. Per le piccole regioni come il Molise infatti è possibile andare in deroga ai parametri del famigerato Decreto Balduzzi (Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera) che al Molise ha comportato la perdita del Dea di II° livello, e restare con un solo Ospedale con Dea di I° Livello. Ciò ha comportato negli ultimi anni l’attuazione del P.O.S. 2015-2018, ancora in vigore, approvato con legge dello Stato e solo da poco dichiarato incostituzionale dalla Consulta, portando il servizio sanitario regionale in grave difficoltà fino alla chiusura di interi reparti nei presidi ospedalieri pubblici. I fondi ora ci sono-ha spiegato Felice- e si può riprogrammare. Chiederemo un incontro ufficiale con i commissari, con il direttore dell’Asrem e con il presidente Toma. Chiameremo dunque l’attenzione di tutti al Pos e ci aspettiamo una massiccia presenza attiva della delegazione parlamentare». Intanto la situazione dell’ospedale San Timoteo è disastrosa. In Ortopedia è rimasto un unico medico all’opera. In carenza anche Pediatria, Urologia e Otorino. Mancano i tecnici. «Il basso Molise -ha concluso Felice- può tornare ad essere motrice».