Udienza della Corte d’Appello di Campobasso che non ha accolto la richiesta di concordato in appello presentata da Tonino Perna, ex Patron dell’Ittierre, condannato in primo grado a Isernia a sette anni di reclusione per la bancarotta fraudolenta dell’Ittierre. Il collegio giudicante dovrà discutere di diversi ricorsi, quelli dei condannati e quello della Pm, Andricciola, che ha chiesto un’ulteriore aggravio della pena. Com’è noto, insieme a Perna sono stati condannati: Negro Maurizio ad anni 6, Bassi Giorgio Paolo ad anni 3 e mesi 4, Manghi Andrea ad anni 3 e mesi 4, Orlandi Franco ad anni 3 e mesi 4. Pene accessorie: Perna e Negro interdizione perpetua dai pubblici uffici. Chiaramente hanno fatto ricorso tutti i condannati, confidando nell’assoluzione in appello, ma ha fatto ricorso anche la Andricciola, chiedendo una ulteriore condanna per due capi d’accusa che in primo grado avevano visti assolti gli imputati. Si tratta dell’acquisto di immobili, a Capri, Isernia e Pesche che, per l’accusa, avrebbero causato una distrazione di fondi dall’azienda.