Neurochirurgia e cardiologia, il Consiglio di Stato conferma il Pos

Il Consiglio di Stato con ordinanza numero 5959/18 pubblicata il 7 dicembre ha rigettato l’appello cautelare proposto dal Forum per la difesa della Sanità Pubblica del Molise per ottenere la sospensione di alcuni Decreti del Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro con i quali, secondo il Forum – difeso dall’avvocato Giuseppe Ruta -, si sarebbe smantellato il servizio sanitario pubblico nei comparti della neurochirurgia e della cardiologia, settori che sarebbero stati assorbiti integralmente dalla Neuromed e dal Fondazione Giovanni Paolo II. Il ricorso è pendente innanzi al TAR Molise che non aveva concesso la misura cautelare aderendo alla tesi delle due strutture private, difese dall’avvocato Salvatore Di Pardo, e della Asrem, difesa dall’avvocato Michele Coromano. I suddetti legali hanno sostenuto anche innanzi al Consiglio di Stato nella udienza del 6 dicembre, che l’attuale rete delle patologie tempo-dipendenti nei settori della neurochirurgia e della cardiologia è stata disposta dal programma operativo straordinario 2015- 2018, mai impugnato dal Forum, e recepito, peraltro, da
una specifica disposizione di legge (art. 34bis D.L. 50/ 2017). D’altra parte, sostengono i legali Di Pardo e Coromano, per ciò che concerne la neurochirurgia, il protocollo stipulato recentemente tra la Neuromed e la Asrem – anch’esso impugnato dal Forum – garantisce l’erogazione dei servizi sanitari neurochirurgici, anche in situazioni di emergenza presso il Cardarelli di Campobasso con personale Neuromed. Peraltro dei due centri privati, il Neuromed, da una parte, e la Fondazione Giovanni Paolo II, dall’altra – centri di assoluta e indiscussa eccellenza -, il sistema sanitario integrato molisano non può fare a meno. La decisione finale sull’esito del ricorso spetterà al Tar Molise, davanti al quale – il 20 febbraio 2019 – si discuterà la fase di merito.