Neopatentati: elettrico o “tradizionale”
La scelta è difficile e per nulla scontata
di Matteo Tursi
Moltissimi sono i giovani che, dopo aver conseguito la patente di guida, si trovano a dover scegliere l’auto che guideranno per i prossimi anni. Una delle domande che un neopatentato potrebbe porsi è la scelta tra un’auto elettrica o una tradizionale, valutando i rispettivi pro e i contro.
I vantaggi delle auto elettriche sono numerosi, innanzitutto il costo chilometrico senza paragoni, aspetto che è senza dubbio il più discusso da chi è intenzionato ad acquistare un veicolo di questo tipo, dato che con un’automobile di fascia media si arrivano a percorrere anche 300km con l’irrisoria cifra di 11 euro, impensabile per un motore a combustione interna. Altro lato positivo è l’annullamento delle emissioni nocive, poichè un motore elettrico non produce nessun tipo di sostanza di scarto dal suo funzionamento. Sorge però spontanea una domanda: come viene prodotta l’energia che muove queste auto? Perché se fosse arrivata interamente da fonti rinnovabili, si potrebbe dire di aver contribuito a rendere meno inquinato il Pianeta. Ma se fosse arrivata da centrali alimentate da fonti fossili si sarebbe solo spostato il problema dallo scarico dell’auto a quello della centrale. Tra i lati positivi si trovano inoltre il confort di guida, dovuto alla particolare silenziosità dei motori elettrici, e l’accesso alle ZTL e strisce blu in modo gratuito. Tra i fattori negativi spicca invece l’autonomia, che in particolare nei tratti extraurbani risulta essere un problema poco gestibile, anche a causa del numero di colonnine di ricarica disponibili, meno frequenti rispetto alle pompe di rifornimento classiche. Problema non meno importante è il prezzo di questi autoveicoli, che con il loro costo poco concorrenziale, rendono l’elettrico un sfizio un po’ snob. si potrebbe poi optare per soluzioni alternative, quali le auto ibrido, o quelle alimentate a Gpl o metano, interessanti vie di mezzo tra l’elettrico e il motore a combustione.