Muore schiacciato da un muletto, disposta l’autopsia sul corpo di Salvatore Brancaccio

L'esame autoptico servirà ad avere un riscontro scientifico sulle dichiarazioni rilasciate dal figlio, unico testimone della tragedia

VENAFRO

Già ieri sera, martedì 22 gennaio, dopo i rilievi da parte dei Carabinieri per ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto, la salma di Salvatore Brancaccio era stata trasportata presso l’obitorio dell’Ospedale di Isernia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha disposto l’autopsia per avere anche un riscontro scientifico delle dichiarazioni rilasciate dall’unico testimone della tragedia, il giovane figlio dell’imprenditore di Caivano deceduto a Pozzilli.

L’incidente nel primo pomeriggio di ieri a causa di un tragico infortunio sul lavoro avvenuto in un’azienda del Nucleo Industriale di Pozzilli. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, l’operaio di origini napoletane, dipendente della R.R.E.P. Tecnologie di Pozzilli era intento a sistemare un muletto ed è rimasto schiacciato dalle forche del mezzo. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. Giungevano sul luogo dell’infortunio i Carabinieri della Compagnia di Venafro, unitamente ai Vigili del Fuoco di Isernia e sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dello sfortunato.