Muore folgorato da un lampione, l’ex pm Antonio Di Pietro difende l’azienda

L’ex pubblico ministero di Mani Pulite ha deciso di assumere la difesa della ditta nel caso della morte di Nicola Stante, il 14enne che ha perso la vita mentre giocava in un parchetto comunale a Montenero di Bisaccia

Ha assunto la difesa della ditta De Simone che si occupa dei lampioni dell’illuminazione di Montenero di Bisaccia, Antonio Di Pietro, ex pm di Mani Pulite, due volte Ministro e fondatore del partito l’Italia dei Valori.

Di Pietro, originario di Montenero, ha assunto la difesa della ditta nel caso della morte di Nicola Stante, il 14enne che ha perso la vita folgorato da un lampione della pubblica illuminazione all’interno del parchetto comunale di Montenero.

Un caso che è balzato agli onori della cronaca. Nicola stava giocando all’interno del parchetto lo scorso 28 giugno quando, per cause ancora in corso di accertamento, è rimasto folgorato dopo essersi appoggiato ad un lampione. E’ stato trasferito e ricoverato in rianimazione a Foggia dove il suo cuore ha smesso di battere lo scorso 11 luglio.

La notizia della decisione di Di Pietro di assumere la difesa della ditta è stata riportata in un articolo dal Corriere della Sera che riporta come, accanto all’ex magistrato l’inchiesta coinvolgerà anche Cesare Borgia, del Foro di Pescara, nominato avvocato difensore di Giuseppe Morrone, ingegnere dell’Ufficio Tecnico del Comune di Montenero.

Entrambi i legali sono in attesa degli esiti dell’autopsia della vittima, condotti dai medici Francesco Introna e Francesco Bruno, altri due pezzi da novanta nel loro campo, e dell’accertamento tecnico sulla struttura che ha provocato la tragedia, il lampione della luce e la rete elettrica.

“È davvero strano: dalle prime dichiarazioni dei vigili del fuoco intervenuti sul posto, pare che il palo della luce non avesse dispersioni elettriche o qualcosa che potesse ipotizzare un malfunzionamento”, racconta l’avvocato Borgia al Corriere.