Muffa e acqua in casa, famiglia disperata
Nei palazzi di Fontana Vecchia situazione di degrado: «Non possiamo vivere così»
Da tempo, sono tante le famiglie che denunciano la difficile situazione che vivono nelle case popolari di Fontana Vecchia. Palazzine abbastanza recenti ma che hanno fatto registrare fin da subito condizioni di disagio dettate, con molta probabilità, dalla superficialità con la quale sono state costruite. Da quasi dieci anni tanti residenti hanno, spesso, denunciato la presenza di muffa e di acqua nelle proprie abitazioni. Appartamenti nei quali è difficile vivere ma nei quali tante famiglie sono costrette a rimanere.
E proprio in uno di questi, qualche giorno fa, ci è stato un corto circuito. «Eravamo in casa e all’improvviso è saltata la luce e abbiamo visto delle fiamme vicino alle prese» è la denuncia di un’inquilina che vive, da circa due anni con i figli e con i nipotini, proprio in una casa popolare di Fontana Vecchia. «Abbiamo chiamato i Vigili del fuoco che hanno spento le fiamme ma ci hanno invitato a lasciare l’appartamento perché ritenuto inagibile» ci ha spiegato la signora. Da domenica sera e fino a mercoledì tutta la famiglia è stata, infatti, costretta a lasciare l’abitazione fino a quando un geometra ed alcuni tecnici dello Iacp (Istituto autonomo case popolari) di Campobasso hanno fatto un sopralluogo ed hanno fatto rientrare gli inquilini sostenendo che «non ci sono autorizzazioni per farci uscire e darci un’altra casa». Muffa sulle pareti di tutte le stanze, acqua che esce tra le mattonelle e le prese della corrente posizionate in basso tra la muffa. «Da quando siamo entrati in questa casa mi sono ammalata di depressione, i miei nipoti hanno sempre la bronchite e, senza lavoro, hanno avuto il coraggio di chiederci 158 euro al mese di fitto nonostante non si possa vivere in questo modo» ha riferito la signora. «È da tempo che chiediamo allo Iacp di darci un altro appartamento ma ci dicono che non è di loro competenza ma deve essere il Comune di Campobasso a darci un’altra assegnazione mentre da qui ci rimandano all’Istituto. Ci prendono continuamente in giro e non è giusto trattarci così. Siamo persone e ci trattano da bestie» ha detto ancora la signora molto rammaricata, pensando soprattutto ai figli e ai nipoti che vivono nella muffa e nell’acqua. «Anche i mobili sono ormai tutti ammuffiti così come gli oggetti e i vestiti che ci sono dentro» ha concluso la signora «con la speranza che presto lo Iacp o il Comune ci daranno un’altra casa per farci tornare a vivere».