Mozione Pd, si allarga il fronte anti Mazzuto
Pronti al voto favorevole anche Iorio, Scarabeo, Pallante, Di Lucente e Tedeschi. Movimento 5 Stelle alla finestra, possibile l’astensione
MIMMO DI IORIO
CAMPOBASSO
La bomba che è deflagrata in casa Lega sta causando un effetto a catena non previsto, con danni collaterali non calcolati. O forse sì. Il primo dato da analizzare riguarda l’assessore Luigi Mazzuto, il quale sembrerebbe avere le ore contate. Useremo il condizionale nonostante i dati siano acquisiti perché in politica, soprattutto a livello regionale, quello che è vero oggi non lo è più all’indomani mattina. Ad oggi sarebbe ampia la maggioranza pronta a votare la mozione di sfiducia, che pre- senterà domani il Pd, all’indirizzo dell’assessore esterno della Lega. Si tratta di una mozione che impegna il presidente Toma a rimuovere dall’incarico Mazzuto. La mozione del Pd conterrà due punti cardine attraverso i quali si chiederà la sfiducia dell’assessore: le dichiarazioni rilasciate in Aula da Mazzuto nell’ultima seduta di consiglio riguardanti il regionalismo differenziato e l’azione inadeguata nello svolgimento del suo ruolo per quel che concerne principalmente la questione della mobilità in deroga degli ex lavoratori Ittierre. Ad oggi, però, manca ancora una firma per la presentazione della sfiducia. Ne occorrono 5 e al momento ci sono quelle di Fanelli, Facciolla, Romagnuolo e Calenda. Nella giornata odierna ci saranno degli incontri in consiglio regionale dopo i quali dovrebbe arrivare la firma mancante per la presentazione della mozione. Che domani sarà iscritta e della quale sarà chiesta l’immediata discussione. A votarla, invece, stando sempre alle indiscrezioni della vigilia, dovrebbero essere in tanti. Voti certi quelli di Fanelli, Facciolla, Romagnuolo e Calenda, ai quali si aggiungerebbero quelli del “gruppo” di Fratelli d’Italia (Iorio, Scarabeo e Pallante). Dovrebbero votare favorevolmente anche Di Lucente e Tedeschi.
Dopo l’attacco frontale effettuato martedì scorso dal consigliere dei Popolari per l’Italia Andrea Di Lucente nei confronti di Mazzuto dopo le dichiarazioni di quest’ultimo sull’autonomia regionale, Luigi Mazzuto appare scontato il suo voto favorevole. Resta da capire come si comporteranno i sei consiglieri del Movimento 5 Stelle. I quali certamente, per evitare un clamoroso autogol, non potrebbero assurgere a salvatori di Mazzuto. Anche se qualche voce maligna riferisce che Salvini potrebbe effettuare una chiamata all’alleato di governo per fare in modo che si facciano pressioni sui rappresentanti locali. Ma qui siamo nel campo della fantapolitica e la tesi appare essere debole. Possibile, invece, un’astensione dei Portavoce del Movimento. Ma sembra quasi scontato che i 5 Stelle non saranno la stampella di Mazzuto. Se le cose restassero così, Mazzuto avrebbe le ore contate. E non è da escludere che il governatore Toma possa “costringerlo” alle dimissioni o rimuoverlo prima che vada in scena ciò che potrebbe diventare un massacro per Mazzuto e una netta spaccatura per la maggioranza. Secondo i ben informati sarebbe pronto anche il rimpasto di giunta che dovrebbe prevedere un’altra uscita oltre a quella di Mazzuto e l’ingresso di Iorio e della Romagnuolo: per quest’ultima pronta la staffetta tra due anni con la Calenda. Ovviamente tra qualche ora gli scenari potrebbero mutare perché le diplomazie sono a lavoro. Per le conferme o le smentite non resta che attendere la giornata di domani. Che si preannuncia essere una delle più intense degli ultimi anni del consiglio regionale.