Molise, Regionali a giugno. M5S e Pd: “Mero calcolo elettorale, folle votare in estate”

Pareri discordi in Fratelli d’Italia. Iorio: “Il governo nazionale faccia un decreto per accorparle con le amministrative”. L’assessore Pallante: “Questi quattro mesi vanno utilizzati facendo provvedimenti nell’interesse dei cittadini”

Il Molise sarà l’ultima regione ad andare al voto, ovvero domenica 25 (dalle ore 7 alle 23) e lunedì 26 giugno (dalle 7 alle 15) prossimi, considerando che in Friuli Venezia Giulia le consultazioni si terranno il 2 e 3 aprile e in Lazio e Lombardia si è votato poco più di una settimana fa. Una data che non convince la capogruppo del Pd, Micaela Fanelli cha definito “totalmente folle pensare di votare in estate” oltre ad essere “chiaramente strumentale. È evidente che si continua ad evitare il confronto democratico. In cinque anni è stato così da parte di Toma e del centrodestra e oggi si vuole quasi fuggire da una massiccia partecipazione alle urne. Un errore magari anche utile a salvaguardare la propria posizione per un mesetto in più… Terribile”, conclude l’esponente Dem.

Nel centrodestra, tra i fuoriusciti dalla maggioranza, il consigliere di FdI, Michele Iorio auspica che “il governo faccia un provvedimento altrettanto saggio per mettere insieme amministrative e Regionali anche per una questione di spesa. Una spesa inutile – rimarca – che serve solo a conservare il potere per qualche altro giorno”. Invece, per l’assessore ai Trasporti e collega di partito, Quintino Pallante, “i quattro mesi (da adesso alla data del voto) vanno utilizzati nell’interesse dei cittadini facendo provvedimenti. I molisani si aspettano altre soluzioni alle quali stiamo lavorando alacremente con la sponda del governo nazionale amico”.  

Nello schieramento avverso, il capogruppo del M5S, Andrea Greco, non usa mezzi termini: “Questo Consiglio è in amministrazione ordinaria da cinque anni. Toma e la sua giunta, a mio avviso, non hanno fatto nulla di straordinario in questi anni. Quando ci hanno provato, lo hanno fatto male. Questa è semplicemente una strategia elettorale per portare al voto meno persone possibili affinché il loro pacchetto di voti sia assicurato puntando sull’astensionismo di chi potrebbe andare a votare altro. Questa è una tecnica che umilia la democrazia ma noi, insieme con i molisani – conclude l’esponente pentastellato – sapremo offrire un futuro differente al Molise e consegneremo queste persone alla storia politica della Regione. Una brutta storia”. (adimo)