Mobilità Ittierre, delusione alla Regione

Il comitato Lavoro e Dignità ricevuto ieri da Toma e Mazzuto, verrà chiesto anche l’aiuto dei parlamentari del Movimento 5 Stelle

Mobilità in deroga agli ex dipendenti Ittierre, le notizie che arrivano da Campobasso, al termine della riunione tra Toma, Mazzuto e la delegazione isernina guidata dal portavoce Emilio Izzo, non sono buone. Lo ha dichiarato lo stesso portavoce del Comitato Lavoro e Dignità: «Alla fine la verità gliela abbiamo tirata fuori a Toma e Mazzuto. Tutti i rinvii e lo scaricabarile, tra Regione, Inps e Ministero, erano solo una colossale perdita di tempo, per non dire una presa in giro. A Campobasso già sapevano da tempo che la mobilità in deroga non sarebbe stato possibile pagarla, se non fossero arrivati altri soldi da Roma. In cassa ci sono solo 2,7 milioni di euro e non bastano a pagare la Cassa Integrazione alla Gam e la Mobilità agli ex Ittierre. E siccome la Gam è una partecipata della Regione, viene da sè che se la Regione deve scegliere, sceglierà i lavoratori Gam. Come sempre, Isernia passa in secondo piano rispetto a Campobasso e alla sua provincia.

Era così ai tempi di Frattura e oggi non è cambiato nulla, nonostante che l’assessore alle politiche sociali sia di Isernia. Soldi bastanti non ce ne sono e dobbiamo farceli dare da Roma, per questo Toma ha anche detto di essere disponibile a venire con noi, se riuscissimo ad avere un contatto con gli esponenti del Ministero per avere risorse aggiuntive. Una nostra associata si è fatta carico di contattare i parlamentari dei Cinque Stelle molisani, visto che il Ministro è lo stesso Di Maio. Andremo a Roma insieme a loro per cercare di parlare con Di Maio e ottenere quello che spetta agli ex lavoratori Ittierre. Un diritto calpestato, visto che il precedente governo aveva concesso la Moblità in deroga per altri cinque mesi e un’ulteriore proroga possibile di un anno. Tutte chiacchiere, i soldi ce li deve mettere la Regione e non ci sono per tutti». Ma Izzo non perde la speranza, almeno per il futuro e chiude dicendo: «Almeno una cosa buona, da Campobasso, l’abbiamo portata a casa: l’approvazione da parte di Toma del nostro impegno di ricollocazione degli ex-Ittierre con progetti di ambito culturale su cui già sto lavorando da tempo».