Minacce a Manuela Petescia, a giudizio 46enne di Venafro

L'uomo avrebbe modificato parte del contenuto di un articolo riguardante l'ex governatore

Accesso abusivo a sistema informatico e telematico, diffamazione a mezzo stampa, minacce: sono alcune delle ipotesi di reato formulate dalla Procura di Campobasso nei confronti di un 46enne di Venafro, per il quale è stato fissato il processo davanti al Tribunale di Campobasso, in composizione monocratica, il 12 febbraio 2019. I fatti risalgono al 2017. Dalle indagini, coordinate dal Procuratore di Campobasso, Nicola D’Angelo, e condotte dalla Polizia delle comunicazioni del Molise, è emerso un quadro abbastanza complesso. L’imputato, entrato abusivamente nel sistema informatico del quotidiano telematico molisano ‘Primonumero.it’, avrebbe modificato parte del contenuto di un articolo riguardante l’allora presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, attribuendogli la seguente frase: «Caso Petescia-Papa» – «La magistratura è corrotta io ho ragione la Petescia (direttrice di Telemolise ndr) andava arrestata». La vicenda, però, assume connotati ancora più ‘forti’ in quanto l’imputato deve rispondere anche del reato di minacce gravi alla giornalista. Secondo la Procura, infatti, in più circostanze le avrebbe inviato messaggi telefonici, attraverso il servizio ‘Messenger’ di Facebook, contenenti frasi dal tono decisamente intimidatorio.