Messi all’Inter: possibilità o sogno?

«Riavvolgiamo il nastro. Ben prima che la storia diventasse di attualità, cosa avvenuta in queste ore, l’accostamento del campione rosarino, (città che ha dato i natali ad altri due noti interisti Icardi e Banega), all’Inter, si era decisamente palesato. Ci riferiamo ai primi mesi del 2020, quando Messi era lontano da strappare con il suo club e,non era ancora nota la manovra del padre Jorge ( con avi di Recanati), che per ragioni fiscali prende la residenza a Milano , casualmente a 100 metri dalla sede dell’Inter. Questo secondo aspetto ,diventato di dominio pubblico solo un paio di mesi fa, evidentemente ha reso un desiderio inconsistente in qualcosa di più vicino ad una speranza. Ma restiamo ancora un po’ ai fatti, prima di fare delle considerazioni. Perché il padre ,che si occupa del figlio a 360 gradi ha preso la residenza in Italia? Con tutta probabilità, la ragione è fiscale, in quanto con il decreto crescita del 2017 prodotto dal governo Renzi, per attrarre fiscalmente i residenti all’estero, si stabilisce che chi negli ultimi due anni è stato residente all’estero e la trasferisce nel belpaese, per qualsiasi entrata di natura pubblicitaria , paga forfettariamente solo centomila euro. Quella che all’epoca sembrava una concessione fatta alla Juve per attrarre Ronaldo, sembra ora destinata a far cogliere altri preziosi frutti alla nostra immagine pallonara. A ciò, va aggiunto l’ulteriore e non risibile vantaggio per il club, sempre grazie al decreto crescita , di abbattere decisamente una tassazione che , per queste operazioni ha aliquota massima, quindi vicina al 50 %, nel caso il contratto abbia durata almeno biennale. A queste ipotesi decisamente attrattive per atleta e club, si èaggiunta , ad oras, la condizione preminente affinché nel caso dell’Inter, questo sogno possa diventare realtà. Attraverso una comunicazione gelida via burofax, il campione argentino ha compiuto il passo da pochissimi pronosticato, cioè quello di rompere con la società che lo aveva accolto a 13 anni ,pagandogli le costosissime cure ormonali, e coccolato per più di 20 anni.Ma cosa dice in sostanza il contratto di Messi, può attivare unilateralmente la clausola risolutoria e non rescissoria come quasi tutti scrivono…? Stipulato nella stagione 2017 e con validità quinquennale , alla modica cifra di 53 milioni di euro al netto della tassazione, prevede una clausola di uscita al termine della quarta stagione ,a condizione che il club sia avvertito entro il 30 giugno. Vero è che Messi lo ha fatto solo qualche giorno fa ma, altrettanto vero che l’emergenza Covid 19, ha allungato la stagione sportiva fino ad una settimana fa. Varrebbe quindi la causa di forza maggiore? Materia, evidentemente, per Avvocati ma, visto che siamo in argomento, è da precisare ulteriormente che le norme Fifa, prevedono all’art.17, la possibilità di svincolarsi dopo i trenta anni compiuti, anche in presenza,come nel caso di specie di contratto pluriennale,già al termine della prima stagione, pagando solo un equo indennizzo e non certamente i 700 milioni che prevedono la sua clausola risolutoria, esercitabile, evidentemente, in ogni momento…Venendo alle considerazioni, è evidente che anche solo pagando l’ingaggio, circa 80 milioni lordi, il bilancio dell’Inter farebbe fatica a sopportarlo, a maggior ragione in epoca Covid, con introiti in chiara contrazione. Diverso il discorso, se a scendere in campo, sarà il colosso economico Suning, con l’avallo della Repubblica popolare cinese, facendone anche un discorso di immagine, come fece due anni fa il Quatar, regalando l’altro Dioscuro Neymar al suo club di punta in Europa ,il Psg, versando la clausola di 220 milioni di euro.I tifosi dell’Inter possono quindi già sognare? Beh, ancora no. Intanto sarà decisivo valutare se il campione argentino lascerà davvero la Catalogna e, soprattutto ,se si libererà a zero euro. Poi, ci sarà da battere la concorrenza di altri sceicchi , quelli del Manchester City, e dei sui mentori Guardiola , Soriano e Beguiristan , che lo hanno allevato a Barcellona.Merita però particolare attenzione l’ultima uscita dell’ex presidente Moratti che, oltre ad aver vaticinato ( anche qui contro pronostico), la permanenza di Conte sulla panchina nerazzurra, con la sua aria sorniona e la solita premessa : “ non c’entro niente con l’Inter ma il presidente Zhang è sempre molto carino ad informarmi e, so’ che Suning, ci lavora da un po’..”Avrà indovinato anche stavolta?».

Francesca Arbotti