Mercato, via le bancarelle dalla Fontana Fraterna

Modifiche in vista per quel che riguarda il mercato cittadino: niente più bancarelle in piazza Celestino V. Una decisione che l’amministrazione comunale ha preso nell’ottica di valorizzare l’intera piazza, e in particolar modo la Fontana Fraterna, simbolo della città di Isernia e classificata, dal sito specializzato ‘Turismo.it’, tra le cinque fontane più belle d’Italia. Una scelta che l’assessore al Suap di Palazzo San Francesco, Emanuela Guglielmi (nella foto), aveva preannunciato già nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, rispondendo a un’interrogazione al riguardo presentata dal consigliere di minoranza Raimondo Frabrizio. “Abbiamo intenzione di spostare il mercato – ha spiegato l’esponente della Giunta comunale – visto che in piazza Celestino V sorge la Fontana Fraterna, che oltre ad essere il monumento simbolo della città di Isernia è risultata essere tra le cinque fontane più belle d’Italia. E quindi, anche nell’ottica della promozione turistica, abbiamo ritenuto non fosse il caso che le bancarelle coprissero la vista del monumento. Quanto di bello abbiamo, dobbiamo valorizzarlo”. Tra l’altro, in piazza sono presenti i tavoli delle varie attività commerciali, e l’area sarà sistemata attraverso delle modifiche che andranno apportate per i dehors commerciali. “Inoltre – ha aggiunto Emanuela Guglielmi – nella piazza sono presenti anche gli scavi archeologici. Per questo non abbiamo ritenuto opportuno la presenza delle bancarelle, per una necessità di valorizzazione dei beni storico-architettonici e della piazza”. Quindi, ha spiegato, “il mercato sarà riportato nella parte superiore, dove era prima, ossia nell’ultimo tratto di corso Garibaldi. Rifaremo il bando per l’assegnazione degli spazi all’interno del mercato e così, in base ai punteggi e in base all’anzianità, saranno localizzati gli ambulanti. Al momento non è ancora possibile stabilire una tempistica, poiché comunque va predisposto il bando. Ma si inizierà a lavorare, perché la nostra intenzione è questa”. C.M.