Mattarella stralcia dal “Decreto Emergenze” l’incompatibilità tra commissario ad acta e governatore
Norma eliminata dal decreto che è al Quirinale per la firma del Capo dello Stato
MIMMO DI IORIO
CAMPOBASSO
Il presidente Mattarella avrebbe stralciato dal “decreto emergenze” la norma che sancisce l’incompatibilità tra la carica di presidente della Regione e Commissario ad acta per la sanità. Le indiscrezioni giungono direttamente da Roma. Al Quirinale è da poco giunto (ore 15.15 di venerdì 28 settembre) il testo definitivo del Decreto e nel pomeriggio dovrebbe arrivare l’attesa firma del Capo dello Stato al cosiddetto “Decreto per Genova”. Nel quale non ci sarebbe più quella norma fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Che, tuttavia, sarebbe pronto a ripresentarla a breve, ma per il momento la situazione resta inalterata per quanto riguarda i commissari ad acta. Lazio e Campania continueranno ad avere i propri governatori a gestire la sanità, mentre il Molise sarà ancora sprovvisto di tale figura. Con conseguenti problemi per l’intero Sistema Sanitario Regionale.
L’ufficialità ci sarà solo con la pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia si tratterebbe di uno stralcio dovuto ad aspetti tecnici. La problematica dei Commissari ad acta – questa la valutazione del Quirinale – non rientrerebbe nelle emergenze. Tuttavia la volontà politica è chiara e il testo è già scritto. Resta solo da capire – fanno sapere da ambienti vicini alla maggioranza di governo – la modalità di conversione.
Ore 17.30. E’ arrivata la la firma del presidente Mattarella e il “decreto emergenze” viene finalmente promulgato dopo aver superato il vaglio di costituzionalità. Confermata la nostra indiscrezione. Dal decreto sono state stralciate le norme del tutto estranee all’emergenza, come quella sui fanghi di depurazione in agricoltura o sui requisiti e le incompatibilità dei commissari per le Regioni alle prese con i piani di rientro dal disavanzo della spesa sanitaria.