CAMPOBASSO. Lo sdegno per l’aumento delle indennit? dei consiglieri regionali, fra le pi? generose d’Italia, la sfiducia verso la classe politica molisana, l’assenza di una legge regionale che regolamenti l?istituto referendario, diritto primario del cittadino. Sono questi alcuni dei delicati temi che gli Indignati del Molise portano all’attenzione del presidente della Repubblica attraverso una lettera scritta, indirizzata allo stesso Mattarella, in occasione della sua visita in Molise il prossimo 22 aprile. La riportiamo a seguire in versione integrale.
Signor Presidente
Il 22 aprile Lei sar? in Molise per partecipare alla cerimonia di Inaugurazione Il nostro Comitato saluta con rispetto e calore la Sua visita che rappresenta un segno tangibile e importante della Sua attenzione per una terra che pi? di altre realt? territoriali vive la drammaticit? della situazione economica e sociale che investe il Paese e l?intera Europa.
Una terra che ha visto negli anni un progressivo ed ininterrotto depauperamento demografico ed un drammatico invecchiamento della popolazione. Una terra che nega ai giovani, quei giovani che incontrer? all?Universit?, ogni prospettiva di futuro ed ogni speranza di progettare nel Molise la propria vita. Forse non ? affatto casuale la decisione di chi dirige l?Ateneo molisano di attivare un Centro di Ricerca sulle Aree Interne. Il Molise ? l?emblema delle aree interne che si sono incamminate su un percorso di desertificazione umano, allo stato irreversibile, se non si attiveranno terapie all?altezza della patologia. Terapie che chiamano in causa il Governo nazionale ma soprattutto quello regionale, impegnato finora pi? a difendere gli interessi particolari dei rappresentanti istituzionali che quelli degli inermi cittadini che si vedono ridurre progressivamente i servizi, anche quelli essenziali (quelli sanitari ne sono una prova) ed aumentare la pressione fiscale a livelli insopportabili, che nel Molise, per inciso, ? la pi? alta d?Italia.
Il nostro Comitato ? nato proprio sull?onda dell?indignazione popolare esplosa in seguito all?aumento delle indennit? dei consiglieri regionali, le pi? generose d?Italia, ed al ripristino del vitalizio per gli ex consiglieri regionali, mascherato con il finto sistema contributivo. Finto perch? finanziato con i tre quarti con fondi della Regione. E? amaro ed avvilente dover prendere atto che lo stesso Governo nazionale, sebbene formalmente sollecitato a sollevare la questione di legittimit? costituzionale sulla legge che ha reintrodotto il vitalizio, ha ignorato la nostra richiesta.
Signor Presidente, ? inevitabile che in tal modo ? la stessa Istituzione regionale ad alimentare la montante sfiducia nelle Istituzioni e nella politica, percepite sempre pi? non solo lontane ma estranee e contrapposte ai bisogni ed ai problemi dei cittadini. Ma non ? solo di questo che vogliamo informarLa per quando arriver? in Molise. A Lei ci rivolgiamo nella speranza e nella convinzione che possa e voglia intervenire nella veste di garante della Costituzione.
La Regione Molise, infatti, mentre adotta leggi di dubbia costituzionalit? contestualmente nega ai propri cittadini l? ?esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione? sancito dall?articolo 123 della Carta Costituzionale. La Regione Molise, unica in Italia, non ha mai provveduto ad approvare una legge tesa a regolamentare l?istituto referendario. In seguito alla promulgazione del nuovo Statuto, avvenuto da due anni, ai cittadini viene inibito anche il diritto dell?iniziativa legislativa poich? subordinata alla approvazione di apposita legge, della quale non v?? traccia.
In quanto cittadini ci sentiamo scippati di un diritto costituzionale che a nessuno ? concesso violare, a maggior ragione a coloro che in nome del popolo sono chiamati a rappresentarci nelle Istituzioni, a difendere e sviluppare il coinvolgimento e la partecipazione alla vita democratica ed alle scelte fondamentali di una comunit?.
Pertanto ci appelliamo a Lei, alla Sua grande sensibilit? di giurista, che ha ampiamente dimostrato quale componente della Suprema Corte, ai poteri che Le vengono conferiti dall?articolo 126 della Costituzione (con decreto motivato del Presidente della repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge) per tutelare e garantire anche ai cittadini molisani un fondamentale diritto costituzionale.
Fiduciosi La salutiamo con la certezza che la Sua presenza nella nostra terra potr? contribuire a ridare fiducia nelle Istituzioni e speranza di futuro. Il Comitato degli ?Indignati del Molise?