“Many Voices”, la personale di Carla Ann Di Nunzio, ambasciatrice delle arti visive

Con la mostra inaugurata lo scorso 7 maggio negli spazi del Palazzo Gil a Campobasso, l’artista canadese torna ad esporre in Italia, più precisamente in Molise, la regione d’origine della sua famiglia con le sue esplosioni di colore, tributo alla forza della diversità e monito a costruire ponti e collegamenti culturali

È considerata un’ambasciatrice delle arti visive soprattutto perché utilizza una tecnica, l’esplosione di colore, in cui si ritrova una psicologia interiore. Quando si guarda un suo ritratto, si entra nelle pieghe della sua vita in cui riecheggiano le diverse culture assorbite nei suoi numerosi viaggi. Carla Ann Di Nunzio, nata a Toronto, ma con radici molisane, è originaria di Bojano, studia in modo meticoloso la donna nei suoi vari aspetti e la sua arte diventa lo strumento per esporre tutta la conoscenza delle emozioni femminili. Il Molise la celebra con la mostra “Many Voices” allestita negli spazi del Palazzo Gil a Campobasso, inaugurata lo scorso 7 maggio e che sarà aperta fino al prossimo 27. 

La personale “Many Voices” di Carla Anna Di Nunzio, è anche un tributo alla forza della diversità e un monito a stabilire ponti e collegamenti culturali. Lo spettatore viene “sedotto” dai continui rimandi estetici, dimostrando come non esista limite al processo cognitivo arricchendosi costantemente nella magia dei colori e animandosi nel confronto con le forme. 

Nell’esposizione, sostenuta da Palcoscenici Molise, dall’assessorato regionale alla Cultura con il patrocinio del ministero della Cultura e prodotta da Fondazione Molise Cultura, si presentano alcuni tra i più significativi cicli pittorici dell’artista, interamente rivolti a sottolineare come l’indagine artistica diventa un mezzo per analizzare le diversità antropiche riconducendole tutte sotto un’unica verità dove l’alterità diviene un valore e una sfida. 

La mostra è corredata dal catalogo curato dall’associazione “La Casa degli Artisti”, con testo critico di Andrea Baffoni che già aveva introdotto l’artista nella mostra del 2022 a Deruta. Sono riprodotte le opere, testi critici e biografici utili a conoscere meglio il lavoro di Carla Ann Di Nunzio anche attraverso poesie che vengono alternate ai dipinti.