Manifestazione del PD, Micaela Fanelli sarà a Roma

Pubblichiamo la nota fatta giungere agli organi di stampa da Micaela Fanelli in merito alla sua partecipazione domani, domenica 30 settembre, alla manifestazione indetta dal Partito Democratico a Roma.

“Parteciperò con passione e convinzione alla manifestazione indetta a Roma dal Partito Democratico, domani 30 settembre.
Ci sarò per essere insieme a tutti gli italiani che scenderanno in piazza per contrastare il Governo dell’odio e dell’insicurezza sociale.
Ci sarò, perché voglio essere parte attiva del grande movimento popolare impegnato nella costruzione di un’alternativa politica per un’Italia più giusta e senza paura.
Ci sarò come mamma e come donna, contro la grettezza dell’atteggiamento assunto da questo governo nei confronti dei diritti delle famiglie, contro le norme del cosiddetto decreto sicurezza che sembrano dimenticare il fenomeno in aumento della violenza di genere e dei femminicidi.
Ci sarò perché non ci sto a classificare come unico nemico dell’Italia l’immigrazione, mentre i malavitosi, i mafiosi, gli evasori fiscali festeggiano la caduta verticale dello stato di diritto.
Ci sarò perché non c’è nulla da gioire per una manovra economica che porta in dote 100 miliardi di deficit in tre anni sulle spalle dei giovani, zero investimenti, condono fiscale e tagli alla sanità, per finanziare illusorie promesse elettorali che non fanno bene all’Italia, utili solo ad ipotecare il futuro delle nuove generazioni.
Uno spot, non un vero documento contabile che disegna a tratti certi il futuro, composto per lo più da sussidi in favore di chi non vuole lavorare, non di chi un lavoro lo ha perso e non vuole elemosine, non vuole condoni (camuffati e spacciati per pace fiscale) che appaiono come schiaffi alla dignità di lavoratori e imprese oneste.
Una manovra esclusivamente redistributiva in chiave monetaria, che allarga il deficit e il debito, senza equità e priva di un progetto concreto e coerente di sviluppo, non è un modo per eliminare l’indigenza, che avrà l’effetto di un terremoto finanziario (a partire dall’aumento dello spread) mettendo a rischio i risparmi, colpendo soprattutto i ceti più modesti, come è già successo con la crisi, e aumentando il debito, quindi riducendo le risorse disponibili.
A questo si aggiunge un taglio di 5 miliardi a scuola e welfare, settori cruciali per i ceti meno abbienti e i più poveri, e l’abolizione della Naspi, fatta confluire nel reddito di cittadinanza, perdendo ogni distinzione tra sostegno al reddito dei poveri e protezione dalla perdita del lavoro.
Insomma, il rischio reale è quello di legittimare l’assistenza a vita, magari integrata da lavori in nero, impoverendo lo Stato e, dunque, gli italiani.
E alla mente, tornano le parole di Ennio Flaiano: “La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria.
Per questi motivi, sarò a Roma, in Piazza del Popolo, insieme a tutti coloro che vogliono costruire un’alternativa democratico fondata sull’impegno e sulla giustizia sociale e non sull’odio e la paura.
E quello di domani, sarà il primo passo di una stagione di partecipazione e d’impegno. Con il PD e tanti altri. Per l’Italia, per il nostro futuro.”