E? tornata a suonare, la musica, ieri sera, all?aperto, dove le note non sono compresse e possono meglio effondersi. Piazzetta Palombo ha fatto da suggestiva cassa di risonanza alle pi? belle canzoni della tradizione e alle maitunate del gruppo capeggiato da Nicola Matropaolo. L?evento, ?Maitu in?Campo?, voluto, nel cartellone del Natale, da Francesco de Bernardo (delegato al centro storico), e sposato dall?assessore al commercio, Salvatore Colagiovanni, ha visto una notevole partecipazione di pubblico, che ha cos? simpaticamente salutato il 2015. Una performance particolarmente coinvolgente, che ? riuscita a far ridere e sorridere i tanti presenti, attenti e partecipi fino alla fine. Lievi sferzate ai tempi dell?oggi ? crisi e balzelli ci attanagliano ? ma anche ad una comunicazione sempre pi? virtuale, quasi disumanizzante, che allunga le distanze con chi ? a noi pi? vicino. L?importanza del parlar chiaro e de visu, tra i temi affrontati, insieme alla necessit? di costituzioni fisiche robuste ? ?sempre pi? in via d?estinzione?, ? stato detto ? e alla valorizzazione del nostro piccolo borgo, considerato tra i pi? belli d?Italia. Applausi per l?ex sindaco Gino Di Bartolomeo, di cui ? stata sottolineata l?indole umana ed aggregante, ma anche per coloro che non sono pi? e che pure hanno fatto grande la tradizione campobassana, tra cui Gino Iannaccone, da cui ?tutto questo ? iniziato?. Un amarcord, sulle note della nostra storia, della Campobasso che fu, quella in cui gli spasimanti sapevano sospirare d?amore. Poi le attesissime maitunate, i cui versi, rapidi e sagaci, ma comunque non molto pungenti, hanno consentito di fare le ?pulci?, se cos? si pu? dire, agli esponenti dell?amministrazione di citt?. Un?eccezione, ancora, la maitunata a distanza, cantata, su dedica di un padre, al figlio medico sposato ? ?il massimo che si possa, oggigiorno, desiderare?, com?? stato commentato ? . Accorata anche quella intonata al diavolo dei misteri, quale custode tra i pi? preziosi della nostra tradizione. I tanti bimbi col naso all?ins?, come incantati sotto al palco, e i numerosissimi spettatori stretti l?uno accanto all?altro, hanno messo il sigillo al successo della serata. Quasi due ore di ininterrotta spensieratezza per apprezzare la bravura del gruppo musicale campobassano. Tanto, tra l?altro, spiccata da provocare il timore di qualche politico, che ? sgattaiolato via ? com?? stato, a microfoni accesi, rivelato – per evitare, ad un convivio, i versi che volevano dedicargli. Uno spettacolo riuscito e a costo zero, col valore aggiunto di aver scaldato l?antica Piazzetta Palombo. Ma anche di aver fatto sorridere e ridere consapevolmente i tanti presenti. Cosa pi? difficile del far piangere. E, di questi tempi, comprendiamo quanto ci? sia vero. Mantenere viva l?attenzione sul polmone antico della citt?, che respira di storia e valori, anche attraverso eventi come quello di ieri sera, ? stato l?invito, corale, rivolto a de Bernardo. Francesca Muccio