Mafia e droga in Molise: «Situazione drammatica»

Il procuratore Nicola D’Angelo intervenuto alla presentazione del report all’Unimol: «Responsabile del Sert lasciato solo»

Un incontro che, ancora una volta, ha richiamato l’attenzione sul consumo, sempre più vasto, di sostanze stupefacenti in regione: è quello che si è svolto oggi, 11 dicembre, presso l’aula Modigliani del dipartimento di economia dell’università degli Studi del Molise. La Scuola Superiore della Magistratura, distretto di Campobasso in associazione con l’Osservatorio Antimafia del Molise e con l’Università degli studi del Molise in occasione del Report “Mafie e droga in Molise”, ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica sui dati del consumo di sostanze stupefacenti in una prospettiva regionale. Il fenomeno della droga non sembra più trovare, infatti, nel dibattito pubblico momenti di riflessione sulle politiche necessarie da intraprendere, per il contenimento della diffusione di sostanze stupefacenti, vecchie e di nuova generazione. «Situazione resta invariata – ha detto il sostituto procuratore della Repubblica, Nicola D’Angelo – Situazione drammatica come lo è un po’ in tutta Italia. Non riusciamo a vincere questa guerra se non c’è l’impegno di tutti. C’è un problema di base della droga che è il consumo e dunque la domanda. In questa regione fin quando tutti non comprendono la gravità del fenomeno, non possiamo nemmeno porre in essere la ricetta per risolvere il problema. Fondamentale sarebbe avere un Sert che funzioni come si deve. Il responsabile prova a fare i miracoli ma si trova da solo. Il Ministero – ha concluso – si riprende centinaia di migliaia di euro perché non c’è un piano per le tossicodipendenze».

IN ALTO LE INTERVISTE AL PROCURATORE NICOLA D’ANGELO E AL MAGISTRATO DANIELE COLUCCI