Restituito alla capolista il 3-1 dell’andata: ora è parità negli scontri diretti. Entusiasmo alle stelle tra i tifosi che hanno raggiunto in massa l’Abruzzo
CAMPOBASSO. L’impresa di Notaresco, pur se i punti di distacco dalla vetta occupata sempre dagli abruzzesi rimangono ben 11, ha riacceso l’entusiasmo nell’ambiente campobassano come dimostrano gli almeno duecento tifosi al seguito della squadra allo stadio Savini che a fine partita hanno tributato un’ovazione ai ragazzi scesi in campo e a mister Cudini. Mattatore della giornata è stato l’attaccante Pietro Cogliati, autore di una tripletta e ormai per tutti “Cogliati matador” e “Pietro il grande” (in onore di Pietro I zar e imperatore di Russia). Un risultato che riporta alla mente le grandi carovane di tifosi al seguito dei Lupi partendo dalle più recenti come la finale playoff persa a Fano per 3-2 il 22 maggio 2016 e la finale di coppa Italia di Eccellenza nazionale vinta a Firenze il 2 aprile 2014 davanti a circa settecento tifosi.
Segno inequivocabile che il cuore rossoblù è tornato a battere forte, sempre (parafrasando un noto slogan pubblicitario) e a 15 giornate dalla fine, pur con 11 punti da recuperare alla capolista Notaresco (cui è stato restituito il 3-1 subito all’andata al Selvapiana e quindi adesso è parità negli scontri diretti) può dare la spinta decisiva per rincorrere il primato. L’ambiente, quindi, ci crede e non manca di dimostrarlo sugli spalti e sui social spingendo la squadra che, come si è visto, va in campo senza timori reverenziali e cerca di imporre a tutti il proprio gioco. Tuttavia, il campionato è ancora lungo e, finché l’aritmetica non spegne le speranze di conquistare la vetta del torneo, sognare non costa nulla.