Lupi, il club ci ripensa: prezzi dei biglietti invariati. La lettera della società ai tifosi

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Attraverso una lunga lettera, la dirigenza rossoblù scrive ai tifosi ripercorrendo le tappe della prima stagione al timone della società del Campobasso, chiedendo a tutti di stare vicini al progetto che in futuro potrebbe riportare la piazza molisana nel calcio professionistico. C’è da dire che nelle scorse ore, dopo l’annuncio dell’aumento dei prezzi dei biglietti per la partita contro il Cesena, sui social e non solo si sono susseguite le critiche negative nei confronti di una decisione giudicata “impopolare”. Ecco perché proprio in serata il club ha fatto marcia indietro lasciando i prezzi dei tagliandi invariati, nessun rincaro.

La società spiega che «tutto ciò che abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo, va a beneficio prima di tutto della città di Campobasso, dei tifosi rossoblù: proprio per questo, ora ci aspettiamo la risposta del pubblico per continuare insieme un cammino che può portare tutti noi davvero lontano, dove meritiamo di stare. Vogliamo rendere Campobasso un’eccellenza in Italia. La stagione in corso sta volgendo al termine e domenica ci sarà l’appuntamento casalingo più atteso dell’anno: la sfida con il Cesena. Una partita che evoca bei ricordi, ormai troppo lontani nel tempo. La partita di andata ha segnato un punto di svolta nella nostra stagione, perché ha dimostrato a tutti di potercela giocare con chiunque. Siamo usciti dal Manuzzi a testa alta e con un punto in tasca, contro ogni pronostico. Per il Lupo è arrivato il momento di pensare al presente e di guardare al futuro. Adesso c’è bisogno del sostegno dei tifosi e della città, perché solo remando tutti nella stessa direzione potremo far tornare grande il Campobasso Calcio».

In serata, la visita di Monsignor Bregantini nella nuova sede rossoblù in Corso Vittorio Emanuele.

Di seguito, la lettera integrale della dirigenza della società del Campobasso ai tifosi:

«Tutto è cominciato ad agosto quando abbiamo deciso di raccogliere la sfida: restituire alla città di Campobasso e ai tifosi rossoblù una squadra degna della sua storia. Da allora sono successe tante cose. L’inizio non è stato facile perché, oltre a dover fronteggiare una situazione economica disastrata, ci siamo ritrovati a dover assolvere il compito più difficile: riconquistare la fiducia e l’entusiasmo del pubblico.

Prima ancora di visitare la città di Campobasso e di iniziare il campionato, sapevamo già che ci saremmo ritrovati ad essere penalizzati sia in termini sportivi che economici: non abbiamo ereditato solo dei punti di penalizzazione ma tante vertenze aperte e situazioni debitorie a cui abbiamo fatto fronte utilizzando i nostri fondi perché abbiamo preso un impegno nei confronti della tifoseria e non vogliamo tirarci indietro: senza avere garanzie reali sul ritorno degli investimenti da mettere in campo, abbiamo salvato la società da un fallimento sicuro.

Ci siamo lanciati in questa avventura consapevoli che non sarebbe stato facile e che in molti, con queste premesse, avrebbero rinunciato a scommettere sul Campobasso.

A stagione in corso abbiamo difeso il club in tutte le sedi, anche in quelle legali quando è stato necessario. Lo abbiamo fatto mantenendo un profilo basso, senza lamentarci o chiedere aiuti esterni, contando solo sulle nostre forze e sulle nostre capacità. Restiamo convinti che per gettare delle basi solide per il futuro è necessario cambiare i paradigmi: nel calcio attuale per crescere come società e come squadra, l’unica strada è diventare nel tempo una realtà che genera entrate e si auto sostiene economicamente facendo leva, da un lato, sul sostegno dei tifosi con abbonamenti e biglietti; dall’altro, creando delle collaborazioni solide con gli sponsor che, al giorno d’oggi, sono soprattutto partner di un club più che semplici finanziatori.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio stagione, abbiamo messo in campo le nostre risorse economiche, professionali ed umane cercando di migliorare ogni giorno, di non accontentarci per quanto fatto ma di alzare costantemente l’asticella. Siamo perfettamente in grado di capire il valore di questo club e l’enorme seguito che ha generato negli anni è il motivo per cui abbiamo scelto Campobasso. Abbiamo creduto nel progetto dal primo momento, consapevoli che avrebbe richiesto tanti sacrifici. Sono stati commessi degli errori? Sì, ma sono serviti a farci capire cosa abbiamo sbagliato, ne abbiamo fatto tesoro senza paura di prendere decisioni talvolta sofferte.

Apportare le dovute correzioni in corsa ci ha aiutato a comprendere l’importanza di questa piazza, che da troppo tempo vive le dinamiche societarie più di quelle sportive, ma non ha mai smesso di desiderare il ritorno su palcoscenici calcistici più importanti.

Stiamo cercando di strutturare un progetto che possa durare nel tempo e che non termini perché “non ci sono più soldi”, al contrario siamo già attivi nella ricerca di nuovi sponsor per l’anno prossimo.

Stiamo lavorando per presentare una domanda credibile alla lega per un eventuale ripescaggio in serie C il prossimo anno.

Vogliamo rifondare il club dalle fondamenta: il primo passo è lo studio di fattibilità per la realizzazione di nuove infrastrutture sportive, in più da subito abbiamo creato una scuola calcio; l’anno prossimo implementeremo anche il merchandising ufficiale creando un altro canale di sostegno economico.

L’unica cosa certa è che tutto ciò che abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo, va a beneficio prima di tutto della città di Campobasso, dei tifosi rossoblù: proprio per questo, ora ci aspettiamo la risposta del pubblico per continuare insieme un cammino che può portare tutti noi davvero lontano, dove meritiamo di stare.
Vogliamo rendere Campobasso un’eccellenza in Italia.

La stagione in corso sta volgendo al termine e domenica ci sarà l’appuntamento casalingo più atteso dell’anno: la sfida con il Cesena! Una partita che evoca bei ricordi, ormai troppo lontani nel tempo. La partita di andata ha segnato un punto di svolta nella nostra stagione, perché ha dimostrato a tutti di potercela giocare con chiunque. Siamo usciti dal Manuzzi a testa alta e con un punto in tasca, contro ogni pronostico.

Per il Lupo è arrivato il momento di pensare al presente e di guardare al futuro! Adesso c’è bisogno del sostegno dei tifosi e della città, perché solo remando tutti nella stessa direzione potremo far tornare grande il Campobasso Calcio.

Questa stagione ha segnato solo l’inizio di un lungo percorso insieme.

Restiamo uniti fino al 90’, oltre il 90’.

Non stanchiamoci mai di ripeterlo: Forza Lupi!»