Luna d’inverno, il piatto esperienziale dedicato a Campitello Matese: l’omaggio dello chef home Antonio Preite

di Marika Galletta

Un omaggio artistico – culinario a Campitelo Matese, alle tradizioni intramontabili, custodite ed offerte dal Molise ai suoi passanti. Un riconoscimento ed un merito alla bellezza struggente dei paesaggi e alle alture matesine che segnano ed insegnano.

La mia emozione di gusto contaminato si chiama luna d’invernoE’ il mio grazie  a Campitello, per tutte le sere godute ad ammirare il paesaggio innevato, il suono del silenzio e l’immensità delle montagne in un tempo che scorre lento, ma sa regalare tanto. E’il mix di ingredienti ed emozioni scoperte, vissute, provate e condivise in altitudine, durante la mia collaborazione con l’Hotel Miletto & SPA.”

Sul fondo bianco del piatto, nasce una tela empatico-emozionale che loda le papille gustative. Colori, forme, consistenze, profumi e sapori che rapiscono lo sguardo, silenziano il palato, inebriano l’olfatto e non si limitano di certo a saziare, perché sanno deliziare. E’ l’esplosione di gusto innescata a Campitello Matese, durante il viaggio esperienziale di uno chef-turista ed immortalata al suo rientro in Salento.

“Nel mio bagaglio di ritorno ho custodito le emozioni che la montagna ha saputo regalare ad un uomo di mare, insieme al profumo inebriante del porcino, alla setosità del guanciale e all’odore pungente del caciocavallo. Nasce cosi, luna d’inverno. Mani in pasta per ospitare  il re dei boschi, il fungo porcino. A farsi subito la strada il gusto inconfondibile della salsiccia salentina. Come la neve prepotentemente avvolge il pianoro, così la mousse di caciocavallo ospita la sua luna, in compagnia del pepato guanciale crock e del ristretto pomodorino. Come ogni cima che si rispetti, la luna s’incontra e s’abbraccia con l’aria di caciocavallo.”

E come un quadro racchiude l’anima del suo artista, cosi’ chef Antonio ha creato a Campitello Matese la sua tela di emozioni di gusto omaggiando il Matese ed il Molise, i suoi prodotti, la sua cultura, il suo turismo lento, congiuntamente al Salento.

Lo chef salentino, si identifica a pieno nella simbologia del suo logo social Passione&Fornelli,  trasportato a pieno regime nel piatto “da Campitello fin giù al Salento”: “La cucina è il mio stile libero, una passione, una scelta di vita. Non cucino per saziare, cucino per deliziare risvegliando i 5 sensi nei miei ospiti. Nella mia arte restano ancorati i sapori autentici della tradizione mediterranea e trovano spazio le rivisitazioni e le contaminazioni di gusto. Nelle  mie pentole bollono sempre la passione, la ricerca e la creatività. Nei miei piatti adagio solo emozioni di gusto, perché ogni portata è un viaggio nuovo per chi le assapora ed un viaggio di ritorno per chi le cucina. La luna d’inverno omaggia Campitello ed è per me il piatto che mi ricorderà degli odori e dei profumi della montagna del cuore.”