Luigi Di Maio: «Si rimettano i carriarmatini nella scatola»

Da Campobasso il vicepremier lancia un segnale ad Alessandro Di Battista

Da Campobasso, che per la prima volta ospita ben due ministri per la festa del Corpus Domini e della sfilata dei Misteri, il vicepremier Luigi Di Maio ha simbolicamente stretto le fila del M5S nell’unico capoluogo di regione a guida pentastellata, prima di dirigersi a Vinchiaturo per incontrare attivisti e portavoce cinque stelle della regione.

Dichiarazioni che arrivano dopo l’addio della senatrice Paola Nugnes: «Non mi interessa se in buona fede o in mala fede, ma se qualcuno in questa fase destabilizza il Movimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la capacità del Movimento di orientare le scelte di Governo. Qui stiamo lavorando per il Paese, e questo non lo posso permettere. Abbiamo tutti una grande responsabilità. Sentiamola» ha detto. «Tra l’altro – ha proseguito Di Maio – destabilizzare il Governo in questo momento in cui il Presidente del Consiglio sta portando avanti una trattativa difficilis- sima con l’Unione Europea è da incoscienti, e questo lo dico sia al Movimento che alla Lega. Non permetterò che né io né il Movimento veniamo indeboliti da queste dinamiche. Ci mancherebbe altro. Ma è bene che tutti sappiano. Dobbiamo essere una testug- gine, non un campo estivo! Stiamo Governando la Nazione Italia, non stiamo giocando a risiko». Infine il messaggio diretto ad Alessandro Di Battista: «Si rimettano i carriarmatini nella scatola e ognuno porti avanti il ruolo che è chiamato ad assolvere nella società: ministro, parlamentare, attivista, cittadino. Un ruolo non è migliore dell’altro, per quanto mi riguarda. Ma tutti devono essere rispettati – ha concluso Di Maio – e ognuno stia al proprio posto».