Liti, aggressioni e molestie. Il giudice decide l’allontamento della vicina di casa
Non può avvicinarsi a luoghi frequentati dalla vittima delle persecuzioni e dai suoi familiari
Divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima e dai suoi familiari.
E’ questa la misura cautelare che oggi ha emesso il Gip del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura della Repubblica che nel corso di mesi ha raccolto le numerose denunce di ripetute aggressioni e persecuzioni ricevute anche ai danni di altri componenti della famiglia di una donna che vive nello stesso stabile.
Continui litigi scatenati anche per futili motivi, scaramucce, screzi, aggressioni verbali e fisiche che hanno portato all’esasperazione la vittima e i suoi congiunti. In più casi sono dovuti intervenire poliziotti o carabinieri per evitare che accadesse il peggio. Durante uno degli ultimi episodi la vittima ha perfino dovuto far ricorso al Pronto Soccorso per la frattura ad una mano.
E’ stato a quel punto che la vittima-bersaglio si è rivolta all’avvocato Silvio Tolesino per chiedere di farsi da intermediario con i magistrati onde bloccare quei comportamenti aggressivi che le venivano rivolti.