Dopo una lunga battaglia legale e una serie di ricorsi presentati dall?Italia, a partire dalla prossima primavera non saranno pi? inglese, francese e tedesco a farla da padroni. L’italiano infatti non sar? pi? discriminato nei concorsi dell?Unione europea per la selezione del personale delle Istituzioni.
?La Commissione ritiene che sia possibile migliorare alcuni elementi delle attuali norme generali relative all?uso delle lingue nei concorsi gestiti dall?Epso (Ufficio europeo di selezione del personale) alla luce delle sentenze?, ha affermato Georgieva, ricordando che ?in quest?ottica, l?Epso sta attualmente rivedendo le disposizioni generali relative ai concorsi?.
La notizia arriva con la risposta della vicepresidente della Commissione Ue Kristalina Georgieva a una interrogazione presentata dal vicepresidente dell?Europarlamento Antonio Tajani insieme al collega spagnolo Luis Ramon Valcarcel dopo le sentenze della Corte di giustizia europea che avevano dato ragione a Italia e Spagna sulla discriminazione delle lingue nazionali.
?Battaglia vinta, la lingua italiana non verr? pi? discriminata nei concorsi Ue?, ha dichiarato Tajani, dopo la risposta di Georgieva che, da parte sua, ha garantito che ?l?Epso si adoperer? per garantire sia il pieno rispetto del principio di non discriminazione che un funzionamento adeguato e corretto dell?amministrazione dell?Ue in presenza di 24 lingue ufficiali?.
I tempi saranno brevi: l?Ufficio di selezione del personale Ue, ha spiegato Georgieva, ?intende pubblicare la procedura di selezione rivista nella primavera del 2016?.