L’Intelligenza Artificiale sta, da qualche anno, investendo tutti o quasi gli aspetti della nostra vita. Uno fra tutti è quello educativo.
L’innovativo approccio è già parte integrante di molti dispositivi per l’insegnamento e dei sistemi di valutazione. La tendenza è quella di far si che la presenza dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole continui a crescere per garantire maggiore efficienza e personalizzazione del processo educativo e, contemporaneamente, lo snellimento dei compiti amministrativi. Dal momento in cui gli attuali e futuri studenti si troveranno a vivere in un mondo in cui la presenza dell’AI è sempre maggiore, bisogna fare in modo che il sistema educativo li prepari in maniera adeguata.
Da sempre si è sentita l’esigenza di adottare metodi educativi che fossero differenziati in base alle personali esigenze di ogni studente, e l’AI è in grado di fornire livelli di personalizzazione dell’insegnamento che sarebbero impossibile da gestire per un insegnante che ha 30 studenti per classe. Molte società come Carneige Learning, hanno utilizzato l’IA per sviluppare delle piattaforme di tutoring in grado di fornire agli studenti di qualsiasi età lezioni mirate in base alle loro lacune ed alla loro capacità di apprendimento. Con l’evoluzione dell’AI sarà presto probabile che programmi di questo tipo riescano anche a leggere le espressioni del viso degli studenti in modo da comprendere il loro stato d’animo e di modificare la lezione in base di conseguenza.
Gli strumenti tecnologici dell’AI, inoltre, possono aiutare a rendere paritaria l’offerta educativa, ad esempio per coloro che parlano una lingua diversa oppure per gli studenti che hanno problemi visivi o uditivi. Una società che si occupa di questo è Presentatio Translator, un’estensione gratuita di Power Point che produce sottotitoli in tempo reale di quello che sta dicendo l’insegnante. Questo servizio offre inoltre molte possibilità agli studenti che non sono in grado di recarsi a scuola o che hanno un livello di apprendimento differente o che vogliono imparare una materia che non viene insegnata nella loro scuola.
Infine, l’AI può essere utilizzata per diminuire sensibilmente il tempo che gli insegnanti spendono per compiti ripetitivi, come quello di correggere test e prove degli studenti. Essa renderebbe questi processi estremamente veloci ed efficienti, ed allo stesso tempo fornirebbe importanti informazioni sull’andamento dell’apprendimento degli studenti. Non solo questi software sono in grado di valutare i test a risposta chiusa, ma sono molto vicini anche all’interpretazione delle risposte scritte. Questo nuovo approccio alla valutazione darebbe agli insegnanti molto più tempo da dedicare al rapporto diretto con gli studenti.
Giusy Colarusso