Leonardo Cenci, esempio civile per il suo impegno nello sport
di D’Agostino Valentina
Si é spento ieri all’ospedale di Perugia Leonardo Cenci, primo runner italiano malato di tumore a correre la maratona di New York. Aveva 46 anni e conviveva con il cancro dal 2012. La malattia ai polmoni gli era stata diagnosticata nel momento in cui si stava preparando per la sua prima maratona. Gli erano stati dati pochi mesi di vita, ma lui è andato avanti da vero combattente, senza lasciare che il cancro prendesse il sopravvento sulla sua vita. “Non se ne parla neanche, ho troppi sogni, e troppe cose da fare” queste le sue parole. Leonardo è stato il secondo nella storia a correre due maratone di New York nonostante la malattia, il primo fu Fred Lebow, affetto di tumore al cervello. La sua tenacia e la sua forza non sono passate inosservate, lo stesso Capo dello Stato Sergio Mattarella lo aveva descritto come “esempio civile per il suo impegno nello sport”. La lotta lo aveva spinto a creare la Onlus “Avanti tutta” con la quale sono stati raccolti dei fondi per il reparto di oncologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La pagina Facebook della Onlus, annunciandone la scomparsa, lo ricorda commossa con queste parole “Il nostro Leo è volato in cielo, tra gli angeli. La sua missione sulla terra è terminata. Con i sogni ai piedi e l’invincibilità nel suo cuore è riuscito a realizzare tanti dei suoi desideri ed il resto saranno portati a compimento perché il patrimonio umano e materiale che lui ha creato non andrà disperso”.