La legge di stabilit? sembra trovare pochi estimatori. Ad alzare la voce questa volta ? Sandro del Fattore, segretario regionale della Cgil. ?Da una prima analisi in merito alla legge di stabilit?, le scintillanti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, non trovano riscontro nei scarni documenti e slide proposti. Si era tanto parlato ad esempio del Mezzogiorno e della sua crisi, confermata non da ultimo dai dati Svimez che rappresentano il Sud come una realt? a rischio emarginazione, e nessuna programmazione o investimento ? stata individuata dalla manovra per il suo rilancio. Cos? come sul rinnovo dei contratti per i lavoratori pubblici, una manovra umiliante a tal punto che dopo sei anni di blocco dei contratti, prevede un aumento inconsistente di euro 7,80 lordi al mese per i prossimi tre anni. Si continua a non investire nella sanit? pubblica. Il fondo nazionale passa dai 109 miliardi di un anno fa ai 110 proposti, la crescita di un miliardo non ? sufficiente a coprire neppure gli indici di adeguamento del fondo previsti dall?invecchiamento della popolazione, e si continua a non tener conto che vi sono ormai circa nove milioni di persone che faticano a curarsi per mancanza di risorse. Sempre di pi? ? il sud a soffrire questo fenomeno. I sindacati nelle prossime settimane ? ha concluso il segretario ? a partire dall?assemblea che la Cgil Molise terr? il giorno 24 ottobre a Isernia, promuoveranno mobilitazioni per cambiare una legge di stabilit? iniqua e che danneggia ancora una volta il Mezzogiorno?.