Grave atto di intimidazione all’interno di un centro di accoglienza per migranti gestito da privati a Isernia. Un profugo di colore, già segnalato per le sue intemperanze, avrebbe messo il coltello alla gola di una dipendente della cooperativa privata che gestisce il centro. La notizia del grave gesto, quasi un tentato omicidio, sarebbe stata fatta passare sotto silenzio per evitare guai peggiori. L’assistente sarebbe stata momentaneamente allontanata, ferie o aspettativa, per evitare nuovi episodi ad alto rischio. Intanto sono state informate le autorità e il migrante di colore, un giovane africano, non nuovo ad episodi di intemperanza è stato prontamente allontanato. Da sottolineare che gli organi interessati seguono, giorno dopo giorno, la delicata situazione di tutte le strutture di accoglienza gestite da privati a Isernia. Non sfugge praticamente nulla e subito dopo l’episodio, il migrante violento sarebbe stato denunciato e allontanato, spedendolo in un altro centro. Purtroppo la situazione è quella che è, con l’arrivo a Isernia e provincia di numerosi migranti. È chiaro che la gran parte, la maggioranza, sono tranquilli, ma qualche mela marcia c’è sempre e bisogna porre la massima attenzione. Per questo Prefettura, Questura e Carabinieri controllano discretamente, ma costantemente, tutte le strutture per evitare intemperanze ed episodi ancora più gravi.