Le dichiarazioni choc di Lotito fanno tremare il centrodestra. Il senatore insiste: «Ho lavorato da solo per il Molise»

Sulle Regionali: «Pensiamo ad un candidato presidente credibile, forte e autorevole»

Bufera sul senatore eletto in Molise e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Lotito dopo le dichiarazioni, al vetriolo rilasciate ieri sera, venerdì 14 aprile, ad Isernia dove era in programma il vertice del centrodestra. Lotito si è scagliato contro la classe politica molisana, incapace, a suo dire, di risolvere qualunque problema per questa regione. Lasciando intendere che nelle sue intenzioni c’è quella di proporre, visto che la casella spetta a Forza Italia, un candidato presidente di fuori regione. In pole, come noto, ci sarebbe il Rettore dell’Unimol Luca Brunese. Che, però, non sta incontrando il favore degli alleati, primi tra tutti Fratelli d’Italia che, con il coordinatore Di Sandro, ha fatto sapere di non vedere di buon occhio la scelta di Brunese. Ma le dichiarazioni di Lotito hanno suscitato un vespaio di polemiche, e la prima reazione pubblica è stata ancora di Fratelli d’Italia con le dichiarazioni di Chiacchiari

Ma Lotito sta proseguendo nella sua narrazione e in un comunicato giunto questa mattina, sabato 15 aprile, ha sciorinato tutti i provvedimenti per i quali si è speso, a suo dire, per il Molise.    
«In pochi mesi, – si legge nella nota – Forza Italia e il centrodestra hanno già dato molte risposte alle esigenze del Molise. Mi riferisco alla stabilizzazione del personale della Protezione civile, del personale medico, infermieristico e amministrativo sanitario post emergenza Covid, nonché all’ultimo stanziamento di 21 milioni, in aggiunta ai 5 già previsti, per l’adeguamento sismico della diga di Ripaspaccata. Un intervento, quest’ultimo, – ha proseguito Lotito – particolarmente significativo perché arrivato con un mio emendamento al dl Pnrr approvato all’unanimità dal Senato».

«Abbiamo messo in campo iniziative per la sanità, con la sostituzione del sub commissario, interventi per il ripiano del disavanzo e per la riduzione del debito Inps della Asl da 80 a 34 milioni di euro, pagabili in 48 rate. Ricordo anche la norma per gli Istituti di Ricerca del territorio e quella per il cementificio Colacem, che ne ha scongiurato la chiusura. Infine, abbiamo sbloccato i fondi per il proseguimento dei lavori della tangenziale di Campobasso e per il porto di Termoli. Questa è una politica di fatti, non di parole. E tutto questo – ha rimarcato in una trasmissione locale – in totale solitudine».

«In vista delle prossime regionali in Molise, con gli alleati di centrodestra abbiamo condiviso la volontà di partire da un programma comune, che sia serio, chiaro ed efficace e che possa creare le condizioni per il rilancio della regione. Vogliamo fissare obiettivi concreti da raggiungere nel breve, medio e lungo termine. In questo quadro, un candidato presidente credibile, forte e autorevole, non può che rappresentare un valore aggiunto».

«I molisani meritano risposte concrete. Penso, ad esempio, al campo della sanità: dobbiamo creare infrastrutture sanitarie che tengano conto delle peculiarità demografiche e territoriali della regione, a partire dal principio della prossimità per assicurare assistenza anche a chi vive nelle aree interne. Questo può avvenire attraverso stanziamenti adeguati e la valorizzazione della partnership tra pubblico e privato. Quanto all’economia, la Zes e il Pnrr sono grandi opportunità da sfruttare al meglio. Nei giorni scorsi – ha concluso – ho incontrato il commissario della Zes proprio per affrontare questi temi. Infine, stiamo cercando soluzioni per ripianare il disavanzo regionale e riallineare i conti».