Le bellezze del Molise ancora su “Geo”, record di ascolti il 31 dicembre (IL VIDEO)
Bissato il successo della puntata andata in onda il 5
Il Caciocavallo di Frosolone, impiccato a Campitello di Roccamandolfi e preparato con il latte di Macchiagodena, ciaspolate, sci, alpinismo e cavalli, il pane di Macchiagodena,la sua polenta, una passeggiata di 8 km in motoslitta per arrivare in un bosco fantastico che apre le “porte“ ad uno scenario da fiaba come solo il Molise più vero riesce a proporre. Immagini ed un racconto dal sapore antico girate da Roberto Amodio, Stefano Gabriele con la regia di Riccardo Barbieri e le musiche di Claudio Luongo. Un Molise che incanta con le sue bellezze, le sue prelibatezze, le sue unicità. Il profumo del pane De Cesare ha letteralmente inebriato le telecamere, l’artigianato di Frosolone, i piatti prelibati della Baita e del Rifugio. «Il Molise è uno scrigno inestimabile di tesori, torneremo in queste valli per far conoscere al mondo l’aspra bellezza del Matese». La voce narrante profonda, sensuale, ma distaccata al contempo, le immagini stupende, i tempi lunghi come si conviene ad una regione che ha fatto dello slow food e slow living il suo cavallo di battaglia: la puntata di Geo su Rai Tre l’ultimo giorno del 2018 ha calamitato consensi a non finire, e non solo tra i molisani in Molise, a Roma, all’estero, anche tra tantissimi italiani desiderosi di conoscere il territorio dei Sanniti Pentri, quelli delle famose “Guerre Sannitiche” contro Roma. «24 minuti di pura bellezza – avevamo scritto in un comunicato dice Maurizio Varriano – ed effettivamente proprio di questo si è trattato. Promessa rispettata». La notissima trasmissione di Rai Tre condotta da Sveva Sagramola, vince in ascolti, diventa la trasmissione del pomeriggio più seguita in assoluto, ed il 2018 punta ancora sul Molise. Scenario da fiaba come solo il Molise più vero riesce a proporre. Un Molise che incanta con le sue bellezze, le sue prelibatezze, le sue unicità. Una puntata all’insegna del bello, di un Molise visto con gli occhi di un visitatore che, nelle vesti del regista Riccardo Barbieri, vince la lotta contro lo stereotipo che la vuole relegata, come regione senza vita e senza una vera anima; quel Molise che non esiste ma, una volta che lo si visita, rimane indelebile nelle menti e nei cuori. Un documentario, che dopo il successo del 5 dicembre con le immagini di Termoli, Bojano, Matrice, Petacciato, che ha tenuti seduti per oltre 20 minuti, circa 2.000.000 di spettatori in diretta , 900.000 in streaming, 750.000 in differita ed oltre 30.000 nella visione del promo, ha bissato tale successo anche grazie allo stesso Barbieri che ha voluto inserire professionisti molisani quali il maestro Claudio Luongo con le sue musiche e Maurizio Varriano coordinatore dei Borghi d’Eccellenza. Una sinergia che ha reso i documentari sempre più moderni e sempre più di qualità eccelsa tanto da meritarsi il primato in termini di ascolto. Il promo ha ottenuto oltre 7.000 visualizzazioni in pochissime ore, oltre 2.500.000 di telespettatori incollati alla tv in diretta per seguire un documentario a più mani ma sotto la regia sempre puntuale ed attenta di Riccardo Barbieri, ineguagliabile per professionalità e dovizia di elementi messi insieme nei 24 minuti circa del documentario, 800.000 in replay. A breve termineranno le riprese per un’altra puntata su Bagnoli e, neve permettendo, Campitello e Capracotta ospiteranno Lino Zani e Massimiliano Ossini per una puntata di Linea Bianca.