di Alessandro Cristina
In questi giorni l?attenzione dell?opinione pubblica ? tutta rivolta ai contenuti della controproposta di riorganizzazione del servizio sanitario regionale avanzata dal senatore Ruta, tuttavia, appare pi? che evidente che non ci si pu? soffermare su un tema cos? importante, delicato, e che coinvolge gli interessi di tutta la comunit? regionale, limitando, come ? stato spesso fatto, ogni discussione sul tema a cinque ben distinti bacini territoriali. Certo, Campobasso, Termoli, Larino, Venafro e Agnone sono i nomi che mediaticamente pi? spiccano, ma nel tormentato mare magnum della sanit? molisana un ruolo importantissimo lo hanno sempre giocato, e lo continueranno a fare, quei presidi minori che costituiscono in ambito sanitario un punto di riferimento per i cittadini e che rappresentano un?alternativa valida al ricovero ospedaliero. Non si pu? non pensare, in questo senso alle varie strutture presenti nell?entroterra come il poliambulatorio di Montenero di Bisaccia, di Riccia o di Santa Croce di Magliano. Ed ? proprio su quest?ultimo che vale la pena soffermarci. Da diversi giorni sono infatti partiti gli attesi lavori che dovrebbero dare una nuova dimensione al Poliambulatorio, trasformandola in Casa della Salute. Il progetto ? frutto di uno sforzo congiunto tra Regione, Asrem e Comune, senza dimenticare ? come ha voluto sottolineare il sindaco Donato D?Ambrosio ? ?il pi? che prezioso contributo offerto dagli altri sindaci della zona, oltre al profondo impegno speso per la causa dalla dottoressa Arcaro dell?Asrem e dal dottor Giovanni Giorgetta, direttore del Distretto sanitario di Termoli. Innegabile che sia cos? per i vicini colleghi di D?Ambrosio, la Casa della Salute di Santa Croce, con un bacino d?utenza di oltre 10mila persone, andrebbe a costituire uno strumento essenziale per la garanzia delle prestazioni sanitarie, poich? garantirebbe, sul territorio, i servizi pi? facilmente fruibili per i cittadini che altrimenti sarebbero costretti a rivolgersi a realt? ben pi? distanti. Come dicevamo i lavori sono iniziati da due settimane circa, e oltre ad essere accolta con entusiasmo e soddisfazione dal primo cittadino l?apertura dei cantieri si accompagna anche ad una lucida analisi, ovvero la speranza che la Casa della Salute non si trasformi in ?un bellissimo contenitore vuoto?. Da qui la richiesta avanzata dal sindaco D?Ambrosio al presidente Frattura per un ulteriore decisivo sforzo da parte della Regione affinch? la struttura sia dotata, possibilmente in tempi brevi, di tutto l?asset ospedaliero per consentire alla stessa di espletare al meglio il proprio servizio. ?In questi giorni sono partiti i lavori per la ristrutturazione ? spiega il primo cittadino ? ma se non vengono investiti ulteriori 200mila euro per aumentare i servizi interni e per acquistare la strumentazione necessaria per la Casa della Salute si corre il serio rischio che la struttura diventi l?ennesima cattedrale del deserto, vanificando cos? l?investimento di partenza di oltre mezzo milione di euro. Per far partire concretamente la Casa della Salute ? prosegue ? la ristrutturazione ? il primo passo, ma insieme a questa dobbiamo iniziare a programmare lo start di tutti i servizi annessi, che oggi sono H12 ma che per noi devono diventare H24. I finanziamenti servirebbero a questo? semplicemente a mettere dentro i contenuti?. Un input positivo in questo senso ? gi? stato dato, ed ? lo stesso D?Ambrosio ad evidenziarlo. ?Da gioved? scorso ? partito presso il Poliambulatorio (con orari che vanno dalle 8.30 alle 13.30) il servizio di Ginecologia ed Ecografia a cura del dottor Carriello. ? una notizia estremamente importante per la nostra comunit?. Io mi auguro che il trend sia questo e che continui a crescere, e che man mano che si prosegue con la ristrutturazione ci sia una complementare integrazione dei servizi?.
In quest?ottica noi non mancheremo di fare la nostra parte.
Come gi? detto siamo contenti e chiediamo un ulteriore sforzo alle istituzioni. A loro indirizzeremo la nostra proposta sul futuro della Casa della Salute. ? chiaro che il suo servizio ? gi? definito dalle recenti direttive varate in ambito sanitario, ma per quanto ci riguarda ? anche grazie al lavoro di sinergia svolto con il dottor Giorgetta ? cercheremo di integrarlo, in maniera costruttiva, con una nostra proposta. La nostra idea ? che la Casa della Salute possa svolgere un ruolo complementare alle altre strutture presenti sul territorio, potenziando la rete di assistenza territoriale e portando sul territorio le prestazioni sanitarie pi? dirette e necessarie.
Articolo Precedente