L’arcivescovo Bregantini in visita alla Parrocchia e alla Casa del Popolo di Sant’Elia a Pianisi

Il vescovo si congratula per l’impegno del parroco, fra Giuseppe Trisciuoglio, che con tanti sforzi cerca di ultimare i lavori di finitura della Casa Parrocchiale, gravemente lesionata dal sisma del 2002

di Maria Saveria Reale
Gradita e inaspettata la visita dell’Arcivescovo Giancarlo Bregantini che, domenica otto gennaio, ha partecipato alla celebrazione dei ragazzi del catechismo della Parrocchia di Sant’Elia a Pianisi.
E’ stata anche l’occasione per visitare la Casa del Popolo e congratularsi con il parroco per il concreto impegno orientato a riaprire le porte dell’antico palazzo.

A venti anni dal sisma, mancano ancora alcune opere di finitura, come gli impiant termici, per consentire l’utilizzo della struttura, sottoposta ad interventi di adeguamento sismico in seguito alle gravi lesioni riportate con il terremoto del 2002. Con l’intento di restituire alla comunità un centro parrocchiale, il parroco, dal canto suo, sta facendo il possibile, con ogni mezzo e tanti sacrifici, per recuperare le risorse necessarie. I catechisti hanno promosso una lotteria, il cui ricavato è stato devoluto interamente a questo scopo.
Una lieta sorpresa per il parroco, le catechiste e i ragazzi che hanno accolto con entusiasmo l’Arcivescovo, che, dopo aver presieduto la funzione religiosa, ha assistito con compiacimento all’estrazione dei numeri vincenti della lotteria. Nel ringraziare per la calorosa accoglienza riservatagli, in perfetto stile francescano, Bregantini si è anche complimentato per la finalità dell’iniziativa, rivolta a riattivare il centro parrocchiale, e per la trasparenza con cui è stata portata avanti.
Successivamente è salito con il parroco alla Casa Parrocchiale, esprimendo ammirazione per gli affreschi che l’artista argentino Pablo Petruccelli sta realizzando nel palazzo.
“E’ per me una vera gioia essere qui, in questa giornata assolata, in questo momento di convalescenza e in coincidenza con la ricorrenza del battesimo di Gesù, mandato da Dio come Salvatore del mondo”. Nella sua omelia, il Vescovo ha poi approfondito il significato evangelico di questo evento e dei simboli che lo caratterizzano, ricordando l’immagine tramandata nel tempo delle lunghe schiere che chiedono il battesimo a Gesù che, con mitezza e con voce sommessa, si unisce agli umili, ai piccoli, ai poveri ed emarginati. Uno stile di bellezza che richiama la pacatezza di Papa Benedetto, che ci ha lasciato un fulgido esempio.
L’esortazione del Vescovo ai ragazzi a sentirsi figli di Dio e a ricordare la data del battesimo, spesso dimenticata ma importante perché celebra il giorno della rinascita, l’ingresso dei fedeli nella Chiesa.
Fra Giuseppe ha ringraziato l’Arcivescovo per la sua presenza e anche quanti hanno contribuito alla buona riuscita della lotteria, offrendo collaborazione e sostegno: la copisteria Caruso di Campobasso, i collaboratori parrocchiali, le ditte che hanno donato i premi. Ha manifestato ancora una volta il forte desiderio di ridonare alla comunità la struttura affinché torni ad essere il centro religioso, culturale e propulsivo di una volta.
Favorire l’aggregazione, creare stimoli e utili alternative per la cresciuta dei ragazzi e’ di fondamentale importanza per rifare impulso ad un piccolo centro come Sant’Elia a Pianisi, caratterizzato ormai, in questo difficile momento storico, da una bassissima natalità (a rischio anche la formazione di sezioni alla scuola dell’infanzia), da un’ alta mortalità (sono 44 i decessi nel 2022), e da un doloroso spopolamento che ha portato la maggior parte dei giovani a trasferirsi altrove per poter vivere perché il Molise non offre loro ormai nessuna valida opportunità lavorativa. Mancanza della classe giovanile e costante esodo non fanno presagire nulla di troppo incoraggiante per la popolazione santeliana, dai numeri sempre più contratti e composta da un’alta percentuale di anziani.