L’altra faccia di Campitello Matese tra file, divertimento e tanto da migliorare

Arrivare presto non è bastato, c’era veramente il pienone ma, nonostante qualche disagio, devo dire che mi ha fatto piacere vedere che lo sforzo di tenere aperte le piste venga ripagato

In tanti avevano atteso la prima domenica di bel tempo e soprattutto con la neve per concedersi una sciata a Campitello Matese.

Viabilità permettendo – ad oggi tornata alla normalità, domenica 29 gennaio invece la sp che conduce alla stazione sciistica era percorribile fino alle 17.30 – da ogni angolo del Molise (e anche da fuori regione) migliaia di persone hanno deciso di indossare gli scarponi e rispolverare gli sci.

Purtroppo, e le cronache di questi giorni ne hanno parlato ampiamente, raggiungere Campitello Matese, trovare parcheggio, svolgere una lezione prenotata e tutto ciò che comporta una giornata sulla neve è stata impresa ardua.

Questa è una faccia della medaglia, ovviamente ce n’è un’altra e ad offrircela è Giulia Juelie Falata su facebook. Questo il suo post.

“Posto qua, se vi fa piacere, la mia giornata di ieri (domenica 29 ndr), insieme a famiglia ed amici.

Arrivo presto, chi scia sa che si giunge presto in montagna: per le piste, per la poca fila ovunque.

Non è bastato perché c’era veramente il pienone ma, nonostante qualche disagio, devo dire che mi ha fatto piacere vedere che lo sforzo di tenere aperte le piste venga ripagato. Perché, costa parecchio lavoro e denaro tenerne anche solo una aperta, nella realtà complicata in cui viviamo. Ovviamente, le piste il sabato e la domenica sono affollate ovunque! In settimana va di gran lunga meglio, lavoro a parte, è consigliabile.

Penso che da qui però, si possa solo migliorare. Magari introducendo altre casse per lo skipass e, a mio modesto parere, dedicando un’area a quanti hanno le lezioni prenotate, visto che le stesse hanno orari precisi e si rischia di perderle. Altrimenti, attraverso convenzioni, includere lo skipass nella lezione, direttamente, così come il nolo sci.

Detto ciò, abbiamo fatto anche una bellissima ciaspolata insieme al maestro Amerigo. Luoghi fantastici, tanta disponibilità e pazienza. Ho apprezzato molto che sulla pista si possa entrare solo se muniti di sci. Altrove, ho trovato gente che banchettava comodamente a fine discesa, su sdraio e sedie varie, mettendo in pericolo gli sciatori e loro stessi.

Una nota negativa c’è: i pullman. Si potrebbe pensare di far scendere le persone e poi parcheggiare giù, dove c’è spazio, lasciando posti liberi alle auto e regolamentandone l’arrivo. Ogni pullman occupa almeno 3 posti auto, senza considerare il fatto che, molto spesso, trasportano persone che non hanno necessità di fare skipass e sci, al contrario di quanti si sono fatti chilometri a piedi con scarponi, sci e caschi varii perché senza parcheggio.

Penso che sostare giù, dove vi sono ampi spazi, dopo aver fatto scendere i turisti, possa solo agevolare tutti. Per il resto, rimane una stazione sciistica economica a parer mio, con diverse piste aperte e campo scuola.

Quindi, forza Campitello, bravi”.