L’addio a Massimiliano, accompagnato dai motori e dai Vigili del Fuoco, i suoi eroi
A proteggerlo nell’ultimo tragitto c’erano motorini e moto. A dargli coraggio i Vigili del Fuoco. Sono stati loro a portarlo in spalla. E così si è sentito più sicuro. I suoi sogni e le sue passioni lo hanno stretto in un ultimo, straziante, abbraccio. Insieme a quello di un’intera comunità. Perché Massimiliano era ben voluto da tutti. Le frasi di circostanza questa volta non sono un déjà vù. Era realmente così: un ragazzo semplice e sempre disponibile, allegro e dai principi solidi. Per questo stamattina una folla, composta e commossa, gli ha voluto tributare l’addio presso la Chiesa di San Pietro. Proprio a due passi da casa sua. Quei due passi che Massimiliano ha percorso tra due ali di motori e sulle spalle di quegli eroi, i Vigili del Fuoco, che erano il suo punto di riferimento. Avrebbe voluto diventare anche lui un Vigile del Fuoco, proprio come suo padre. Per lottare e salvare vite. Senza chiedersi perché. Quel perché che, invece, in questi giorni affolla la mente di tutti. Ma oggi non è il tempo delle domande. Oggi è il momento dell’abbraccio ad un ragazzo di soli 17 anni. E sono stati centinaia i ragazzi, di tutte le scuole di Campobasso, che hanno voluto esserci. Per quell’amico dal sorriso gentile. Pieno di passioni: le moto, i Vigili, lo sport, amava la Juve e la squadra della sua città, quel Campobasso che seguiva con ardore. E poi le tradizioni. Ed è raro a 17 anni amare le usanze della propria terra. Per Massimiliano erano un punto fermo: per quattro volte è salito sui Misteri e altrettante volte ha preso parte alla ‘Ndocciata di Agnone, tra i pochissimi campobassani ad avere questo privilegio. Testimonianza dei suoi solidi valori. Poi ancora la passione per il softair che in passato aveva condiviso con l’amato fratello. Un fuoco di passioni che saranno da sollievo per chi resta e che non si spegneranno con la sua dipartita.
E’ volato con il suo motorino e con la divisa che avrebbe voluto indossare. Qualche motore lo aggiusterà anche lassù, di sicuro sarà pronto ad aiutare gli altri con il suo spirito da Vigile del Fuoco. Qui lascia tante domande. A cui oggi nessuno vuole dare risposte. Non oggi. Oggi c’è spazio solo per il dolore. Straziante.
L’abbraccio a familiari e amici da parte de Il Quotidiano del Molise. Massimiliano era uno di famiglia.