La verità non sembra mai vera

GENNARO VENTRESCA

Sognare non costa niente. Con felice impertinenza mi offro di sognare, per conto dei tifosi del lupo che al primo inciampo hanno appeso il muso. E temono di dover rinviare a data da destinarsi la festa di promozione dei nostri ragazzi in Serie C. O, meglio, in Lega Pro. Dal momento che da qualche anno -chissà poi perchè- la terza serie ha preso questo nome. Senza di fatto cambiare niente nei contenuti.

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Serie C o Lega Pro che dir si voglia sono la stessa cosa. Una categoria che costa bei soldoni, e che in apparenza sembra un lusso per tante società che ne fanno parte.  A cominciare dal Matelica che senza pubblico (anche quando i cancelli erano aperti) e senza impianto (utilizza quello di Macerata) sembrava il parente povero in un ceto di benestanti. Invece, tra un sogno e l’altro, il Matelica anche con l’aiutino del covid che gli ha avvicinato il traguardo quando era solo al comando e noi a inseguirlo a tre lunghezze, si sta comportando egregiamente. Come certifica la sua lusinghiera classifica, frutto di autentici prodigi organizzativi e tecnici.

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Nell’ultima partita la squadra di Colavitti ha seppellito sotto il peso di cinque pere la malcapitata Fermana. Grazie anche al contributo di due ex rossoblù che non sono stati apprezzati adeguatamente  con i nostri colori. Dico il difensore campobassano Kevin Magri e il centrocampista Pizzutelli. Che si stanno prendendo una clamorosa rivincita nella categoria maggiore. Ma senza malanimo ci aspettano sul loro cammino.

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Segniamo poco, appena tre volte, nelle ultime cinque. A conferma della penuria del gol. Da quando s’è fermato Cogliati è diventato più difficile saltare sul divano. Manca da tempo all’appuntamento col tabellino dei marcatori anche capitan Bontà. In attesa di riaverli freschi come rose di primavera credo sia il caso di fare cassa con la forza della nostra difesa che da altrettante partite non prende gol. E, come insegna Allegri, per vincere un campionato più che una mareggiata di reti serve prenderne poche.

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Dando uno sguardo ai social noto il cambio di umore dei nostri tifosi che hanno perso l’euforia dei primi momenti. Niente di grave. Credo che sia meglio così. L’eccesso di sicurezza non sempre porta buoni risultati. Cudini sta studiando come ridare ossigeno ai propri ragazzi e in cuor suo spera che i problemi del covid possano far slittare la sfida al vertice con il Notaresco. In modo da poterla affrontare in uno stato di forma migliore.

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