La “Targa d’inciampo” collocata in città
Manifestazione organizzata in occasione della giornata della memoria per non dimenticare le vittime dell'Olocausto
VENAFRO
In occasione della giornata della memoria, è stata collocata, all’esterno dell’Istituto scolastico di via Maiella, la “targa d’inciampo”. Presenti alla cerimonia Roberto Modiano della Comunità Ebraica, il sindaco di Venafro Alfredo Ricci, il consigliere regionale Antonio Tedeschi e il presidente della Provincia Lorenzo Coia. Durante la commemorazione Roberto Modiano ha voluto trasmettere così, citando alcuni cenni di storia di quei momenti terribili: «I nazisti entrano a Napoli ma anche in queste zone, e tentarono di avere l’elenco degli ebrei. A Napoli il Potestà si rifiutò di dare l’elenco, la tirò a lungo fino alle quattro giornate di Napoli con i nazisti buttati fuori da Napoli e così nessun ebreo di Napoli fu deportato. Come non ricordare Tora e Piccilli, qui vicino, dove ottanta ebrei si rifugiarono lì, i circa 1500 abitanti di questa cittadina non denunciarono gli ebrei. Episodio ricordato di recente proprio a Tora e Piccilli con una cerimonia pubblica. Gente che scappa oggi, avviene la stessa cosa, gente che scappa da guerre e stermini. Fare come successe allora, rimandare indietro non è nemmeno oggi la scelta migliore: riflettiamo su questo. Voi ragazzi dovete tendere ad essere amici, ad aiutarvi l’uno con l’altro questa è la base dell’umanità. I fanatici sono persone che parlano alla pancia, voi non dovete mai credere ai fanatici, la cosa peggiore che potete fare. Ragazzi ragionate sempre con la vostra testa, voi sarete delle persone pensanti. Siate liberi: più voi imparerete più liberi sarete.
Quando gli ebrei scappavano e dovevano andare e cambiare vita, abbandonavano tutto da un giorno all’altro, però una cosa portavano con sé: la cultura, quello che avevano nella testa». Il sindaco Alfredo Ricci ha avuto parole ricche di significati per gli studenti: «Oggi voi avete scritto un’altra pagina memorabile per la città di Venafro. Di questo vi ringrazio come sindaco a nome di tutta Venafro. Sono qui con voi per ricordare e riflettere perché non si ripetano più crimini contro l’umanità». Gli ha fatto eco il consigliere regionale Antonio Tedeschi e il presidente della provincia Lorenzo Coia. Nel vedere i lavori eseguiti dagli studenti, i video, le canzoni del coro dell’Istituto, sapientemente guidati dai docenti Cimino, Diaco, Federici, Assente. La preside Carmela Concilio, con i suoi più stretti collaboratori, ha reso possibile l’evento favorendo un confronto su temi di stringente attualità. «È un privilegio per noi – ha detto la preside Concilio – aver avuto la possibilità di organizzare un momento di alto valore culturale, da regalare ai nostri studenti, sottolineando l’importanza del ricordo ma anche della riflessione e della speranza per un futuro migliore. La scuola, quale comunità educante e presidio culturale del territorio, è chiamata a sensibilizzare le nuove generazioni su quanto sia importante tutelare la persona, nella sua integrità e dignità, e la società nella sua complessità contro l’intolleranza e ogni forma di razzismo e discriminazione. Ai giovani – ha concluso la preside Concilio – vanno presentati come fulcro della civiltà e dell’ humanitas i valori del dialogo, della pace e del rispetto della vita in tutte le sue forme».