“La Sciorta”, ritorno trionfale sul palcoscenico del Savoia per la compagnia “86Cento”
Sold out nelle due serate per lo spettacolo diretto e interpretato da Patrizia Civerra: “Emozione irripetibile dopo 4 anni di stop forzato regalando divertimento e leggerezza al pubblico con un bagno nelle nostre radici”
«È stata un’emozione irripetibile dopo quattro lunghi anni di stop forzato in cui abbiamo fatto prove su prove e, quando eravamo carichi, hanno anche chiuso i teatri a causa del Covid. Le altre compagnie hanno fatto perciò scelte diverse, ma noi con il nostro gruppo di 18-20 persone e, nonostante qualche perdita subita in quel periodo, nessuno voleva mollare ed eccoci qui sul palcoscenico in queste due serate da sold out». Le parole di Patrizia Civerra, regista ed interprete principale dello spettacolo dal titolo “La Sciorta”, sintetizzano al meglio il clima di leggerezza e divertimento conditi da un pizzico di commozione che si è vissuto al teatro Savoia di Campobasso per il ritorno sul palcoscenico di “86Cento – compagnia amatoriale di teatro” davanti a circa 400 persone.
L’adattamento dello spettacolo è stato tratto da “14 ‘o pittore 22 ‘ a pazza” dell’autore napoletano, Gaetano Di Maio, «il quale è venuto dopo Eduardo De Filippo e cui mi ispiro per calarlo nella nostra realtà – ha rimarcato Civerra – adeguando anche i detti partenopei ai nostri e con le storie raccontate che hanno sempre una morale e lasciano in eredità degli insegnamenti».
Sul palco tanti volti noti, ma anche diversi “inediti”, i quali «sono stati tutti bravi e sul pezzo, dal primo all’ultimo – ha sottolineato l’attrice e regista – anche grazie al supporto dello staff dell’associazione Crociati e Trinitari, diretta da Giuseppe Santoro, di cui 86Cento è una “costola” e con cui collaboro fattivamente da 4-5 anni».
Alla fine dello spettacolo, «che ha regalato divertimento e leggerezza agli spettatori, ma anche un bagno nelle proprie radici, ci siamo stretti tutti nel camerino in un abbraccio forte e liberatorio, rischiando l’incolumità delle nostre costole, e non sono mancate lacrime di gioia e commozione. È questa la dimostrazione più autentica e vera – ha concluso Civerra – che i gruppi amatoriali sono in grado di regalare emozioni e di riempire i teatri regalando gioia e divertimento al pubblico, ma anche preziosi insegnamenti di vita sia pure con leggerezza e spensieratezza». (adimo)








