Di Vanessa Conte
Il mondo contemporaneo è caratterizzato da uomini che pensano di conoscere i propri simili, decidendo di conseguenza ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, provando una sorta di “finta empatia”. E’ qui che bisogna soffermarsi, perché per quanto l’uomo possa impegnarsi, non conoscerà mai le ombre di chi gli sta accanto. In Italia, paese conosciuto per i suoi tratti infinitamente tradizionali, ha creato non poco scalpore il caso di DjFabo, corso a morire nella vicina Svizzera: è il caso dell’eutanasia. Provocare intenzionalmente la propria morte, per una malattia, o per una qualunque cosa che può condizionare l’esistenza. Una ‘morte serena’ è arrivata dopo anni di sofferenza. Fabiano Antoniani, ha preferito porre fine al suo essere, dopo un incidente automobilistico avvenuto nel 2014, che ha portato in lui uno stato di cecità e di infermità totale. Per Fabiano l’eutanasia è stata semplicemente una ‘scelta di vita’ che non tutti sono riusciti a capire. Uno spaccato della società italiana. Nel nostro Paese, è un argomento molto delicato, voluto affrontare da pochi; è talmente pungente che anche il Parlamento sembra rifiutarsi di prendere decisioni a riguardo, anche solo discuterne desta disagio. Figuriamoci per il popolo italiano…